I social media battono la TV sul tempo

La ricerca Globalwebindex fotografa i tempi di fruizione dei social media tra utenti di età dai 16 e i 64 anni: la generazione Z preferisce Internet alla Tv.
In fondo non c’è da stupirsi. Globalwebindex, osservatore attento, racconta del tempo trascorso sui social media comparato a quello trascorso davanti alla Tv. Emergono vari dati molto importanti, tra tutti il tempo trascorso sui social: supera di 20 minuti quello del consumo di contenuti e trasmissioni televisive.
Il sorpasso è avvenuto. Perché? La differenza si basa sugli scopi di fruizione dei diversi media. La tv viene ancora adoperata come strumento di informazione e intrattenimento, importantissime nell’ultimo caso, sono le serie TV che mantengono attaccate allo schermo tantissime persone delle più disparate età. La tv on demand resiste alla grande mentre la tv social è sempre più presente e i due diversi media si stanno progressivamente integrando.
Nel frattempo, i social sono i social. Attraverso i social media i contenuti sono più velocemente rintracciabili e fruibili, immediatamente disponibili e condivisibili, i social ci aiutano a mantenere contemporaneamente rapporti amicali e di lavoro (si pensi a LinkedIn), con e sui social le news sono istantanee e immediate (si pensi a Twitter), ci sono giochi gratuiti, possiamo parlare con più persone contemporaneamente, condividere pareri, opinioni, materiali quali foto o video, imbastire discussioni più o meno proficue.
I social media completano vari gaps che la televisione – per come è strutturata adesso – ancora non è in grado di colmare nonostante grossi progressi in fatto di interattività. La natura del mezzo è la chiave dei tempi e delle preferenze di consumo. Si pensi ai diversi devices che utilizziamo ogni giorno: solo su alcuni di questi la tv, così com’è, è fruibile. Molti contenuti sono a pagamento, così come i giornali. Una grossa sfida. La tv dovrà sbarcare contemporaneamente sui social media.
Tornando al rapporto di Globalwebindex, il campione di indagine è composto da 350mila persone provenienti da diverse nazioni. Esclusi quei paesi nei quali social media e internet sono sottoposti a controllo e restrizioni, il 54% degli utenti intervistati hanno guardato almeno un video su Facebook, Twitter e Instagram nel mese appena trascorso.
Video is king. I contenuti immagine o testo, ormai, non garantiscono più un coinvolgimento alto. Per questo, tra i giganti del web e i social media, c’è una corsa sempre più veloce allo sviluppo di sezioni interamente dedicate ai video. Notizie confermate dicono che Facebook stia pensando a produrre dei notiziari mediante Watch. Twitter aveva già pensato al video attraverso Periscope ma sta lavorando a soluzioni innovative.
Stay tuned!
Vincenza Ferraioli