La Chiesa e i Social post

Benedetto XVI apre ai Social Network. I suoi cinguettii avranno solo seguaci o saranno pane per i denti degli Haters?
Che la Chiesa abbia sempre avuto un ruolo importante, se non predominante, nella nostra società questo è risaputo, ma con i tempi che corrono si fa di tutto per avvalersi della tecnologia per essere ancora più presenti. Insomma si è in evidenza se si twitta, si inviano aggiornamenti di stato o si carica un video su YouTube. C’è chi sceglie una sola di queste strade, chi qualcuna, chi invece le sceglie tutte.
Ma la Chiesa di Roma che posizione ha scelto? Bene, la risposta è semplice, ha scelto la strada più breve, in termini di lunghezza, vale a dire la piattaforma di microblogging Twitter. Il portale dei cinguettii da 140 caratteri diffonderà anche il verbo del Pontefice adesso. Varie sono state le polemiche e le prese di posizione scaturite da questa scelta. Alcuni l’hanno considerata come una cosa posticcia, assolutamente inadeguata, altri invece sono stati del tutto d’accordo con tale gesto per l’aver deciso di aggiornarsi alla tecnologia. Di certo, Il Papa non twitterà l’Angelus, ma esprimerà le sue opinioni riguardo problematiche della nostra società, sulla scienza, sui divieti imposti dalla religione o anche massime religiose. Gli hashtag usati saranno del tutto adeguati alla sua Dottrina e alla sua scuola di pensiero.
Ma l’account del Papà su Twitter come lo cerchiamo? Semplice! Nella casella di ricerca del social network, basterà cercare Pontifex oppureil suo nome proprio “Joseph Ratzinger”, e si verrà indirizzati al profilo. Magari la strada ci verrà semplificata, non per “luce divina”, ma dai suggerimenti dei Promoted Account sulla sinistra.
La chicca, che forse non tutti sanno, è che lo Stato Pontificio, se non il Papa stesso, ha voluto creare più di un account, oltre a quello universale (@Pontifex), per ogni lingua maggiormente parlata (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, polacco, arabo e portoghese). Quelli più attivi al momento sono il suddetto @Pontifex e quello italiano @Pontifex it, mentre gira voce che fosse stato aperto anche il profilo francese @pontifex fr, ma subito chiuso “per piccoli problemi tecnici”.
Fare domande, al Papa, o a chi comunque twitta per lui, è molto semplice: basta inserire l’hastag @askpontifex, dopodichè ci risponderà in tutte le lingue contemporaneamente.
C’è da dire che l’account @Pontifex ha poche persone che segue se non gli stessi account ma in lingua diversa. Insomma dopo tutto, ancora una volta il trend social web si dimostra elemento imprescindibile. Che la Scienza abbia battuto la Religione nell’atavico dualismo?
Ivana Cosentino