YouTube: testimone oculare!

Nella società della conoscenza non è più necessario affidarsi alle testimonianze delle persone, YouTube e i suoi video sostituiscono le testimonianze (in molti casi distorte) oculari di avvenimenti delittuosi.
Sempre più spesso YouTube, il social che ci intrattiene con i suoi numerosi video di svariata natura, si rende partecipe della fruizione di video incriminanti, che ritraggono scene di delitti, incidenti, equivoci, o che aiutano a riconoscere delinquenti.
Criminali identificabili non solo in gente comune, ma anche in grandi nomi dello spettacolo, della politica o addirittura in persone in divisa. Infatti, sempre più spesso ci troviamo a guardare scene di violenza che hanno come protagonisti, proprio coloro che dovrebbero assicurarsi la quiete pubblica e la difesa dei civili. Agenti coinvolti in atti di violenza gratuita, forse spinti dall’onnipotenza del loro ruolo, dalla detenzione di un’arma o dal mito della divisa?
L’ultimo caso di pochi giorni fa ha come scenario Parigi. In poche ore la piattaforma di video sharing ha registrato milioni di visualizzazioni del video nel quale su vedono due agenti della polizia francese pestare una donna. La dinamica della vicenda è ancora da accertare, chiaro è ciò che succede però alla malcapitata, presa a calci e manganellate con l’aiuto di spray lacrimogeni spruzzati a distanza ravvicinata.
La domanda sorge spontanea: tutto ciò è legale per la legge francese? E soprattutto, se nessuno avesse filmato questa scena, questa donna avrebbe ricevuto giustizia?
Quindi oltre alle canzonette e ai caroselli, oltre ai trailer e alle pubblicità, YouTube è anche un testimone delle nostre vite, utilizzato per pubblicare video personali e, come in questo caso, malefatte.
In attesa di ricevere notizie sulla sorte degli agenti incriminati e sullo stato di salute della malcapitata, sarà bene riflettere sul valore sociale che un social come YouTube può ricevere, oltre che ai consensi della Rete!
Marialuisa Allocca