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Social e bambini: cosa fare se vostro figlio trascorre troppo tempo su smartphone e tablet

L’estate sta terminando e migliaia di giovanissimi italiani si preparano a tornare sui banchi di scuola e, con loro, riprendono vita i social.

Finiscono le sere con gli amici all’aria aperta e le giornate al mare, per lasciare posto ad una quotidianità in cui si alternano le ore di studio sui libri, gli allenamenti in palestra, i pomeriggi con gli amici ed il vasto scambio di opinioni e le lunghe chat sul web.

Sino a qualche anno fa la noia era uno degli ingredienti principali delle serate invernali: con l’arrivo del freddo veniva sempre di più a mancare la voglia di uscire e stare tra la gente e gli amici, di andare in palestra o al bar vicino casa, di uscire per le strade della città o anche solo dirigersi verso biblioteca a studiare. Allora si stava a casa propria e ci si accontentava di leggere un buon libro o guardare la televisione.

Generazione Z

Proposta

La tecnologia ha però portato la giusta soluzione per poter trascorrere le serate invernali senza annoiarsi: l’utilizzo di strumenti tecnologici, come smartphone e tablet, che possono intrattenere con molta facilità le persone e, allo stesso tempo, educarle. Al giorno d’oggi, in genere, i tablet, gli smartphone e i computer possono essere tranquillamente comprati online approfittando di sconti che non si trovano negli store fisici.

Uno dei più apprezzati è indubbiamente Unieuro, che grazie al suo nuovo store online è riuscito ad aumentare ancora di più il suo target. La famosa catena di elettronica, infatti, è riuscita a raggiungere anche coloro che preferiscono il web per i propri acquisti in quanto garantisce sempre un risparmio extra su prodotti specifici, su particolari categorie o su interi cataloghi. Questi prezzi ridotti sono garantiti anche dai numerosi coupon che si possono scovare nella rete. Per trovarli bisogna rivolgersi ad un sito di codici sconto e più precisamente alla pagina dedicata a Unieuro.

Una volta acquistato uno di questi supporti tecnologici  bisognerebbe, come prima cosa, istruire i propri figli in modo che il loro utilizzo non sia troppo complicato o difficoltoso. In secondo luogo, bisogna sapere educare i propri bambini alle tempistiche da poter dedicare all’utilizzo giornaliero della tecnologia, scandendo bene le giornate e organizzando in modo preciso il tempo in cui è possibile interfacciarsi con la vita dei social. L’utilizzo della tecnologia non deve essere mai eccessivo!

Servono infatti delle regole per evitare che i ragazzi passino troppo tempo davanti al monitor di un PC o dentro una chat: ciò diventa una questione prioritaria per gestire bene la vita sui social, anche se chiaramente questo tipo di educazione impegna moltissimo i genitori. La Rete, oltre ad essere un simpatico passatempo, può diventare un pericoloso vortice di dipendenza e allora diventa davvero importante capire come poter fare per organizzarsi al meglio. È quindi fondamentale avere dei filtri adeguati all’interno della famiglia, la quale non deve dare ai figli libero accesso a tutta la vastità di internet.

La Rete, come abbiamo detto, può essere molto pericolosa, perciò è utile saper organizzare al meglio il tempo dei bambini e dei ragazzi! È bene sapere che prima dei 9 anni non bisognerebbe facilitare l’approccio al web, e tanto meno ai social, dando ai bimbi delle istruzioni categoriche da seguire: evitate di regalare ai vostri figli una Ferrari senza che sappiano guidare!

Fate attenzione anche ai social come Instagram, WhatsApp, Snapchat, Ask.fm, Facebook, cari genitori. Educate i piccoli a non condividere troppi dati personali, insegnando loro a scegliere e cercare accuratamente i video o le foto. Tenete d’occhio i vostri figli e soprattutto bloccate con le apposite applicazioni i siti che possono essere lesivi. Visto che negli ultimi anni foto, applicazioni e molto altro sono diventati fonte di cyber-bullismo, cercate di rendere internet un posto sicuro in modo da poter essere tranquilli voi stessi e non dovervi troppo preoccupare anche del profilo del vostro bambino.

I consigli pratici potrebbero continuare, ma è bene ricordare soprattutto che la vita sui social di un minore passa sempre e comunque per la supervisione e un’attenta osservazione del genitore.

Tommaso Lippiello

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Tommaso Lippiello

Lavora da tempo come Digital Program Manager per Agenzie di Marketing e Comunicazione e in Aziende del settore ICT. Consulente Digitale per realtà come DigiCamere - Camera di Commercio di Milano, Microsoft Bing, Reply e Luxottica, è attualmente Digital Innovation Manager in CRAI Secom SpA, Docente presso l'Università LIUC nel corso "La comunicazione interattiva: blog, social network, app, business network" presso la facoltà di Economia e Management e Advisor allo IULM Innovation Lab. Esperto di Social Media ha esperienza come Speaker e Formatore ed è il creatore e redattore di SocialMediaLife.it e co-Founder di MobilitaPubblicoImpiego.it. Seguimi su:

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