The Shukran, un grazie al posto del like

Non è un social media in toto e non è un social media per tutti, ma ha tutte le carte in regola per far parlare di se, fosse anche solo per essere diverso da tutto quello che abbiamo visto fin’ora sui social.
“Uno strumento tecnologico per costruire una rete di persone che vogliono cambiare il mondo”: questa è la definizione che è stata data a “The Shukran“, parola araba e indiana che sta a significar “grazie”. Al posto dei like o dei tweet infatti c’è il grazie, lasciato dagli utenti per avere condiviso le foto: si perchè in questa innovativa piattaforma si condividono solo foto, di pace, di speranza, di uguaglianza, lontane dalle polemiche che spesso attanagliano i social media. Per dare una didascalia alla foto basta mettere il punto esclamativo prima della parola stessa: la prima lanciata dagli animatori è stata !freedominegypt, una campagna che ricorda il colpo di Stato in Egitto e le manifestazioni a sostegno della libertà di stampa nel Paese.
E’ una startup multietnica, composta da esperti di social media, tecnologia ed informatica: il CEO è Suhair El Qarra, madre di origine italiana e padre di origine palestinese, accademica sempre in giro per il mondo. Ci tiene a precisare che il social non è dedicato nè alle religioni nè alla politica.
Ha un’interfaccia semplice, con possibilità di personalizzare il frame delle foto: è bandito il termine “amici” e tutti quei contenuti ritenuti offensivi.
Francesca Lizi