Primarie PD: ecco come hanno reagito i social

Dopo le (ennesime) Primarie per eleggere il segretario del Partito Democratico, dove ha tronfiato Matteo Renzi, sorge spontanea e lecita una domanda: la volontà popolare si è rispecchiata anche sui social network?
Vox populi vox social: pare proprio che il neo segretario del Partito Democratico non solo abbia vinto le primarie ma anche sui social network; la sua campagna non ha risparmiato nessun canale, Facebook, Twitter, YouTube e Google+ sono stati presi d’assedio non solo da Renzi, ma anche da sostenitori e non.
Blogmeter non si è fatta scappare l’occasione di misurare anche in questo caso il sentiment: dal 30 novembre al 6 dicembre il numero di conversazioni sulle primarie ha superato di poco i 300.000 messaggi; di questi il 58 per cento riguarda Matteo Renzi, il 27 per cento Giuseppe Civati e il 15 per cento Gianni Cuperlo
Ma Renzi ha sempre avuto un felling con le comunicazione social: i suoi profili sono sempre aggiornati, ha molti seguaci e follower (quasi 700.000 follower e 500.0000 fan) e li usa non solo per le campagne ma anche per il suo ruolo da Sindaco di Firenze. Certo molto criptico ma di sicuro di grande effetto il suo tweet dopo la sua elezione: un semplice “grazie”, stile Papa Francesco.
Nello sprint finale delle primarie ha stimolato circa 233.000 interazioni su Facebook (somma di like, commenti, condivisioni, post spontanei in bacheca) e circa 34.000 su Twitter (somma di menzioni e preferiti). Ma anche Civati si è distinto parecchio sui social, merito anche di una comunicazione di hashtag miati (#civoti #insultaCivati #vinceCivati) e dell’app Facebook “CivaTest”.
Ultimo ma non per importanza, Cuperlo che sebbene sia il candidato con meno follower è quello che raggiunge il maggior numero di retweet; Cuperlo va comunque omaggiato per il fantastico profilo fake su Twitter, che più volte è stato preso per quello vero e per il suo hashtag #belloedemocratico.
Francesca Lizi