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Snapchat: un mix tra divertimento e spontaneità

Le prime due parole che mi vengono in mente quando penso a Snapchat sono divertimento e spontaneità.

Il primo fattore è di facile intuizione se si pensa alla quantità di filtri, effetti e stickers sono presenti nel social network. La spontaneità è data principalmente dalla ciclo di vita delle foto o dei video: da pochissimi secondi ad un massimo di 24 ore.

 

Proposta

Nel 2016 il 23% degli utenti che, nel mondo, utilizzavano internet era iscritto a Snapchat con una crescita di più di 10 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Questo situazione si è rispecchiata in modo molto simile anche in Italia, dove al 2015 gli utenti che utilizzavano Snapchat erano circa il 15%, per poi arrivare nel 2016 al 25%.

Nel 2016, ha inoltre superato Twitter per numero di utenti attivi giornalmente.

Ad oggi, però, Snapchat non risulta essere tra i social network più utilizzati in Italia e nel mondo. Si posiziona ben dietro rispetto ai grandi colossi come Facebook, Instagram o Youtube.

Snapchat nasce nel settembre del 2011, inizialmente solo per il sistema operativo iOS, ma poi nel 2012 viene creata la versione anche per il sistema Android. Lo sviluppo maggiore si è avuto nel febbraio del 2017 quando la piattaforma contava circa 160 miliardi di utenti.

 

Andiamo ora a capire quali sono le specificità di questo social network e come può essere sfruttato dalle aziende.

 

Funzione

Snapchat permette di mandare foto o video, di bassa durata (massimo 10 secondi), ai propri “amici” o di pubblicarli sulla come storia nella timeline. Una volta che i video sono stati girati e le foto scattate gli utenti possono modificarli con filtri, disegni ed effetti speciali. Dopo qualche anno, gli sviluppatori della piattaforma hanno anche aggiunto la possibilità di inserire filtri vocali per modificare suoni e voci all’interno dei video. Quando che l’utente riceve questi contenuti multimediali potrà vederli una ed una sola volta in quanto dopo averli aperti scompaiono.

Quei video e quelle foto che sono stati aggiunti alla storia di un utente sono, invece, visualizzabili per 24 ore.

Una curiosità: Instagram, nel 2016, ha introdotto le stories e più avanti anche la possibilità di utilizzare filtri ed effetti per modificare foto. Questo è avvenuto proprio dopo che Snapchat ha ottenuto il maggior consenso da parte della popolazione mondiale.

 

Alcune features

Sono diverse le caratteristiche e funzionalità che hanno reso questo social network popolare e unico nel suo genere.

Una prima modalità di utilizzo particolare che non ritroviamo in altri social è la possibilità di inviare foto che possono essere visualizzate solo dopo aver inserito un pin segreto dagli altri utenti. Una funzionalità che ha fatto inizialmente molto discutere per le sue modalità di utilizzo.

Nel 2014 è stata aggiunta la pubblicità a pagamento. Il modo in cui apportare le pubblicità nella piattaforma fu argomento di discussione perché i creatori non volevano danneggiare il social network rendendolo più noioso, ma volevano trovare un modo per rendere questi spot pubblicitari divertenti ed informativi, non invasivi.

Decisero alla fine di introdurre la funzione “Discover” nella quale è possibile trovare i profili di molti brand o blog noti che utilizzano le storie di Snapchat come format per condividere i propri contenuti. Questa sezione viene utilizzata come una piccola rivista interattiva con foto e video al suo interno.

Sempre all’interno di questa sezione, nel 2018, Snapchat lanciò un nuovo progetto: Snap Originals. Una serie di show realizzati in esclusiva e suddivisi in episodi che vennero pubblicati ogni giorno. Si trattava di episodi molto brevi, di circa 5 minuti l’uno, realizzati ad hoc per essere visualizzati dal dispositivo mobile, sfruttando la visualizzazione in verticale.

Di fatto questo aspetto ha fatto sì che il social network si avvicinasse sempre più ad una piattaforma di intrattenimento, come Netflix o Prime Video.

Dopo che Snapchat ha lanciato le prime serie in versione inedita anche diversi blog e brand hanno sfruttato questo nuovo progetto realizzando delle mini-serie. Un esempio: il profilo di MTV pubblica giornalmente degli episodi per tenere il proprio pubblico aggiornato in fatto di celebrità, musica, TV, notizie ed interviste riguardo film e trucchetti e suggerimenti riguardo fashion e beauty.

Nel 2017 è stata introdotta la funzione “Snap Map” che permette agli utenti di condividere la propria posizione in tempo reale in modo da sapere dove si trovano gli amici.

Attraverso la condivisione della posizione gli utenti possono essere anche monitorati dalle aziende, con la funzione “Snap to Store”. Questa consente alle aziende, che utilizzano geosticker (adesivi specifici che variano in base alla posizione dell’utente) di monitorare se gli users acquistano un prodotto del brand o visitano il negozio in un periodo di 7 giorni dopo aver visualizzato il geosticker.

Due funzionalità interessanti e divertenti sono “Lens” e “Cameos”. La prima consiste in un insieme di lenti di Snapchat che permettono di utilizzare e aggiungere filtri 3D al proprio volto. La seconda, invece, crea un video di pochissimi secondi del proprio viso e lo inserisce all’interno di stickers animati divertenti. È come se l’utente andasse a creare delle gif personalizzate.

 

Come possono usare Snapchat le aziende?

A differenza del feed sempre in ordine e pulito che siamo soliti vedere su Instagram in cui i brand curano nei minimi dettagli e cercano di rendere perfetti i post che pubblicano, Snapchat evidenzia momenti di estrema spontaneità che connettono gli utenti con le persone che ci sono dietro al brand stesso.

Dal momento che le foto durano solo per un periodo di tempo limitato (24 ore) non c’è pressione nel creare un capolavoro duraturo che sarà sempre presente nell’account.

Inoltre non serve avere un’attrezzatura particolarmente sofisticata, ma è necessario utilizzare la fotocamera del cellulare. Questa ragione rende Snapchat un’ottima scelta per quei business che hanno un budget limitato e che vogliono essere più trasparenti nei confronti dei propri followers e con i quali cercano di instaurare una connessione più profonda.

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Veronica Ferrè

Sono una studentessa del terzo anno del corso di laurea triennale in Economia e Management percorso Comunicazione, Marketing e New Media all'università LIUC di Castellanza. Sono appassionata al mondo digital e social e mi piacciono molto gli argomenti correlati al marketing.

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