Friendz, l’app per rivoluzionare il Digital Marketing!

Interivista ad Alessandro Cadoni, CEO & Founder di Friendz, l’app che permette ai consumatori di guadagnare scattando una foto
Se siete amanti del digital marketing avrete sicuramente sentito parlare dell’app che sta sbancando su Facebook: Friendz. Si tratta di una applicazione, ancora in beta test, che permette a tutti di partecipare a campagne di marketing tramite la pubblicazione di un tanto in voga selfie o una foto originale. Vi è mai capitato di acquistare qualcosa solo perché un amico ve l’ha consigliato? Ecco, esattamente questo è il concetto che sta alla base dell’idea avuta da questi giovanissimi ragazzi che in pochi mesi hanno trasformato Friendz in qualcosa di concreto. Per capire come funziona l’app e scoprire tante altre curiosità abbiamo parlato con Alessandro Cadoni, CEO & Founder dell’app:
Ciao ragazzi, innanzitutto presentiamoci. Chi siete, cosa fate, chi è Friendz e a che punto dello sviluppo è attualmente l’app.
Ciao Annette! Siamo 5 ragazzi con una nuova idea di business in testa e tantissima voglia di dimostrare al mondo le proprie capacità. Io mi chiamo Alessandro e come Daniele e l’altro Alessandro sono ingegnere, Cecilia è un economista e Andrea ha studiato Biotecnologie. Pur arrivando da ottime università e avendo già ottenuto prestigiose posizioni lavorative nonostante l’età, sentivamo dentro di non riuscire ad accontentarci di una classica carriera. Così è nata Friendz.
Friendz è una piattaforma nata per rivoluzionare il digital marketing. Noi permettiamo alle aziende di arrivare davanti agli occhi dei propri consumatori attraverso le fotografie che le persone pubblicano sui social.
L’app è uscita in versione beta riservata ai primi mille utenti, a brevissimo diventerà ufficiale e contemporaneamente verrà rilasciata la versione iOS. Siamo ai nastri di partenza!
Da cosa è nata l’idea per la vostra startup? Qual è il bisogno a cui avete sentito l’esigenza di rispondere e perché avete scelto proprio un contenuto di tipo visual come protagonista.
L’idea è nata da una semplice constatazione: le aziende cercano disperatamente di cogliere l’attenzione delle persone, in ogni modo, arrivando perfino ad essere fastidiose pur di raggiungere l’obiettivo. D’altra parte le persone sono naturalmente predisposte a interessarsi della vita altrui quindi, nell’era dei social media, i post degli amici sono in assoluto l’elemento di maggiore interesse per l’individuo. Noi abbiamo unito le due cose dando la possibilità agli utenti di guadagnare piccole cifre per la loro effettiva, anche se totalmente naturale, attività di marketing.
Per questo motivo il contenuto è visual ma completamente in linea con i contenuti che troviamo tipicamente sui social network: foto dell’aperitivo con l’hashtag del liquore o della birra, foto a un regalo appena ricevuto ecc.
Le piattaforme per guadagnare crediti tramite delle piccole sponsorizzazioni oggi sono molto in voga. Da campana mi viene immediatamente in mente Buzzoole. Cosa vi differenzia da loro?
La differenza sostanziale è che Buzzoole è un motore di ricerca per influencer, si basa sul fatto che alcune persone sono influenti per il loro pubblico nel loro settore specifico, e le campagne sono riservate esclusivamente a queste persone.
Friendz invece è mainstream. Stiamo nel lato opposto, secondo la nostra visione tutti noi siamo influenti per la nostra piccola cerchia di amici. E tutti meritiamo di essere retribuiti per supportare aziende che stimiamo e di cui siamo clienti. E poi, siamo sicuri che il consiglio di un influencer sia più potente del parere di un amico?
Se io fossi una marketer e dovessi scegliere tra le due piattaforme, come provereste a convincermi?
Sono due strumenti con diversi obiettivi, molto spesso complementari. Buzzoole propone marketing attraverso influencer di settore. L’influencer ha un grande seguito, è stimato e apprezzato dal suo target ed è molto bravo a descrivere il prodotto facendone da testimonial.
Ma il consiglio di un amico è qualcosa che vale infinitamente di più. Inconsciamente la fiducia che abbiamo nelle persone che ci circondano e che conosciamo personalmente si riflette anche e soprattutto nelle scelte in fatto di prodotti. Quanti ristoranti abbiamo bocciato solo perché un amico ci ha dato un feedback negativo sul servizio? Il rapporto di amicizia tra le persone è un legame forte e stimolare le persone a esplicitare i loro gusti in fatto di prodotti può dare un eco (di marketing e di fatturato) ben maggiore di qualsiasi influencer.
Strategicamente se fossi un marketer opterei per l’utilizzo di entrambi i sistemi: vedere un prodotto in compagnia di un infuencer e di un amico può essere una combo micidiale per la spinta all’acquisto.
Annette Palmieri