La Terra dei Fuochi divampa sui Social!

L’utilizzo della Rete e dei Social Media per incentivare fenomeni di Democrazia dal Basso.
Nato nel luglio del 2008 come sito di denuncia, da poco più di 5 anni La Terra dei Fuochi si propone come sentinella territoriale a diffusione cross-mediale di quanto, da decenni, accade nel territorio campano. Appena un anno dopo il sito web approda anche su Facebook per ampliare ulteriormente la portata del suo messaggio: presidiare e denunciare pubblicamente lo scempio perpetrato quotidianamente da individui senza scrupoli (siano essi semplici cittadini o appartenenti a cosche criminali) e soprattutto, cosa ancor più grave, nell’assoluta indifferenza delle Istituzioni e nel silenzio dei mezzi di Comunicazione mainstream: lo sversamento di rifiuti tossici in diverse aree della Regione con conseguente innalzamento del tasso di tumori.
Un detto recita così: “Italiani, tanto cuore, poca memoria”. Più che un modo di dire, una verità assodata, visto che troppo spesso è necessario che il VIP di turno ci metta la faccia o ne parli in qualche talk show diseducativo così che alla massa si riempiano gli occhi di lacrime e il cuore di solidarietà. Basta poi cambiare canale, guardare fuori dalla finestra e dimenticare velocemente le sorti di sconosciuti distanti anni luce. Certo, perchè i creatori de La Terra dei Fuochi, i comuni cittadini che da anni prendono parte a un processo di e-participation e tutti quanti coloro in questi anni sono morti o stanno morendo hanno continuato imperterriti a produrre prove, inviare segnalazioni e denunce alle pubbliche autorità, da soli, grazie al passaparola, grazie alla cassa armonica dei social network, spinti da un comprensibile istinto di sopravvivenza.
Ma quanto sono stati importanti i social media in tutto ciò? Quanto la Rete ha aiutato i cittadini della ex Campania Felix a far conoscere lo stato del cose e palesare il proprio disappunto? I numeri parlano chiaro. La Terra dei Fuochi ha adunato ben 90.000 utenti (per la precisione 83.996 al momento) e vanta un PageRank su Google di 4/10, il tutto senza investire un soldo, ovviamente! I più cinici diranno che è tutto dovuto all’argomento trattato, alle necessità emerse, alla disperazione della gente… beh, è vero anche questo, ma ciò che conta è la dimostrazione che i media sociali non sono solo il luogo dove dare sfogo al proprio ego, adescare dolci punzelle o aitanti giovani o, perchè no, lavorare!
D’altronde abbiamo assistito in questi anni ad altre dinamiche di “subveillance” (letteralmente “controllo dal basso”), a cambiamenti radicali incentivati se non rafforzati dall’uso informativo di Twitter, dalle testimonianze “oculari” di YouTube e dallo stesso utilizzo di Facebook per organizzare, tramite il passaparola, rivoluzioni (arabe) e manifestazioni di massa.
Ed è proprio una Manifestazione Generale quella un pò di tempo, tra le altre iniziative, La Terra dei Fuochi sta pianificando grazie all’utilizzo della Rete e non solo. Incontri, passaparola, volantinaggio e tanta partecipazione popolare, il tutto promosso e organizzato (in buona parte) in networking remoto. Studenti, lavoratori, casalinghe, ognuno nel suo piccolo ha cercato di veicolare un messaggio chiaro e semplice, è cioè che:
LA VERA “EMERGENZA” RIFIUTI ANCORA IN CORSO CAMPANIA
Il PIÙ GRANDE AVVELENAMENTO DI MASSA IN UN PAESE OCCIDENTALE
LA PIÙ GRANDE CATASTROFE AMBIENTALE A “PARTECIPAZIONE PUBBLICA”
L’appuntamento è per sabato 26 ottobre 2013 alle ore 16:00 in Piazza Dante a Napoli. Per chi fosse interessato è possibile visionare la pagina dell’evento Facebook (http://goo.gl/xYeImQ) o il sito ufficiale http://www.laterradeifuochi.it/ (così, anche solo per farsi un’idea).
Per chi avesse la possibilità di essere presente, gli organizzatori assicurano:
“100.000 caffè” prenotati al bar sotto la Prefettura. Ci vediamo tutti a Piazza Dante alle 16. Chi arriva ultimo, paga…
Tommaso Lippiello