I nativi (selfie) digitali

I nativi digitali, da oggi diventano, nativi (selfie) digitali?
Quante volte ho parlato di “nativi digitali”? Fino alla nausea! Beh, oggi parliamo di un argomento che li consacra, in quanto nativi, ad essere una generazione “evoluta” anche nelle foto!
Dopo il boom dei selfie (addirittura con cadaveri, anziani, degenti ospedalieri, etc) uno sviluppatore, Mattehw Pegula, di Pittsburgh, ha rilasciato un’app chiamata “Baby Selfie”, progettato per gli autoscatti dei bambini!
Disponibile nel Play Store di Google.
In sostanza, l’applicazione riproduce le immagini di diversi cuccioli e dei suoni, quando il bambino incuriosito tocca lo schermo scatta la foto.
Ma non è tutto semplice come appare. Infatti l’app ha già riscosso molte critiche. L’American Academy of Pediatrics si oppone categoricamente invitando i genitori a tenere i bambini sotto i 2 anni lontano dagli schermi. Sono nate, addirittura, delle campagne contro l’applicazione, e non solo, anche a discapito di oggetti tecnologici per bambini come il sedile apptivity per iPad di Fisher-Price.
Inutile ricordare che il selfie è comunemente visto come manifestazione di narcisismo, contro la privacy, sembra quasi una sorta di incoraggiamento per dei bambini piccoli piccoli, ad assumere determinati comportamenti ed inclinazioni.
Ma Pegula, alle critiche, rimane indifferente. Per lui l’applicazione è stata come un esperimento di programmazione, e si dice soddisfatto e contento.
Dopo il pet selfie, è ora del baby selfie, rassegnatevi!
Marialuisa Allocca