Facebook, Google, Microsoft, Twitter e Yahoo uniti contro la pedopornografia

Una nuova sfida algoritmica unisce i grandi nomi dell’IT: “Basta agli abusi sui minori nel Web”.
L’idea è tanto semplice quanto, si spera, efficace.
Sarà introdotta una nuova tecnologia che permette di taggare immagini riguardanti abusi sui minori con diversi hashtags. L’hashtag, che sarà generato da un algoritmo e assegnato per ogni immagine in modo univoco, renderà più facile identificare un’immagine su internet creando una sorta di impronta digitale del file.
La Internet Watch Foundation (IWF), un’associazione che da sempre si batte per i diritti sui minori ed è ideatrice del sistema, terrà un database con tutti gli hashtag e lo condividerà solamente con le aziende associate al progetto.
Una volta implementato il sistema ogni immagine caricata su un sito, social network o quel che si voglia, sarà scansionata e identificata per cercare un riscontro con uno degli tag presenti nel database IWF. Se il sistema rileverà un riscontro con uno degli hashtag, sarà immediatamente sospeso il caricamento prevenendo la condivisione del file incriminato
Per adesso solo i cinque colossi della Silicon Valley, Facebook, Google, Microsoft, Twitter e Yahoo, si sono messi a lavoro per lo sviluppo di algoritmi capaci di implementare la tecnologia dell’IWF sulle proprie piattaforme ma sono già ben 120 i grandi nomi dell’IT e non solo che hanno aderito al progetto.
In un era in cui si cerca di regolamentare con leggi del mondo fisico diritti e doveri nel web, l’idea di un approccio tecnologico, capace di sviare la burocrazia ed allo stesso tempo di eliminare di netto il problema sul nascere è di sicuro la miglior conquista per noi gli utenti del World Wide Web.
Tommaso Grenga