Tweet da cartellino rosso

Piccolo vademecum per non essere espulsi dalla rete dei cinguettii.
Il giornalista indipendente Guy Adams, come riporta Mashable, ha espresso su Twitter la sua indignazione in merito alla copertura delle Olimpiadi da parte della NBC e ha trovato il suo account Twitter sospeso. Twitter ha in seguito riattivato il suo account e si è scusato.
Ma non era la critica che ha causato problemi, è stato il suo inserimento dell’indirizzo e-mail di un dirigente della NBC nel tweet, pratica che Twitter ha vietato espressamente nei termini di servizio.
La maggior parte di noi seleziona rapidamente la casella per esprimere il consenso ai termini di servizio di una società. Ma quanti di noi spende tempo per leggerli?
Vi riportiamo quindi una piccola lista di cose da evitare se si vuole continuare ad usare Twitter:
1- Non scrivere un indirizzo privato di posta elettronica, l’indirizzo o un numero di telefono senza il permesso del singolo associato a quelle informazioni. Numeri di documenti e numeri di carte di credito sono anch’essi cause di sospensione.
2- Non inviare tramite messaggi diretti minacce di violenza contro gli altri. Questo è il motivo per cui il calciatore Michel Morganella è ora nei guai.
3- Non lasciare che il rapporto following/follower vada troppo fuori equilibrio, o Twitter potrebbe scambiarti per uno spammer.
A differenza di altre reti social come Facebook e Tumblr, i termini di servizio di Twitter non coprono però i discorsi di incitamento all’odio.
Tuttavia, secondo un rapporto di giugno sul Financial Times, Twitter sta cercando di minimizzare il fenomeno dei commenti aggressivi, pur preservando la libertà di parola.
Dick Costolo, chief executive di Twitter, si è detto frustrato dalla necessità di affrontare il problema degli abusi, ma conferma di voler mantere il mantra della società: “i tweet devono fluire“.