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La Mountain spending (re)view

Google annuncia tagli clamorosi e manda in cantina alcuni servizi creando polemiche tra gli utenti e dipendenti 

Matt Eichner (General Manager, Global Enterprise Search in Google) il 3 luglio ha annunciato che la società di Mountain view ha deciso di tagliare alcune funzionalità o applicazioni ritenute oramai obsolete o inefficaci.

 “Technology creates tremendous opportunities to improve people’s lives. But to make the most of them, we need to focus—or we end up doing too much and not having the impact we strive for. So last fall we started a spring clean, and since then we’ve closed or combined more than 30 products. Today we’re announcing a few more closures”.

Per maggiori dettagli sulle applicazioni che saranno eliminate e sulla tempistica è possibile consultare il blog di google, al post del 3 luglio “Spring clearing in summer”.

Proposta

Google chiude Google Lab

Le intenzioni del nuovo chief executive officer Lerry Page sono chiare: ridurre le spese per quelle funzionalità oramai poco produttive e concentrarsi con maggiore energia su altre, in primis Google+. Così oltre Google Video, oramai inutile data l’acquisizione di Youtube,  a pagare saranno anche Google Mini, Google Talk Chatback, Symbian Search e iGoogle che saranno chiusi secondo diverse scadenze. Critiche già sono piovute su BigG per l’annuncio e la chiusura di settori ritenuti più interessanti e vivaci come Google Lab.

La manovra, indubbiamente necessaria per sfoltire Google di quei programmi oramai vetusti, mostra anche la ferrea volontà della società di Mountain view di concentrare le forze sul social network. A tal proposito, un ex manager di BigG, James Whittaker, parlò a marzo di una vera e propria ossessione verso Facebook, la cui mole di utenti Google+ starebbe affannosamente provando a raggiungere ad ogni costo. Ecco alcuni passi tratti dall’articolo in cui James Wittaker spiegava le motivazioni per cui lasciava Google.

It turns out that there was one place where the Google innovation machine faltered and that one place mattered a lot: competing with Facebook. […]Larry Page himself assumed command to right this wrong. Social became state-owned, a corporate mandate called Google+.[…] Suddenly, 20% meant half-assed. Google Labs was shut down”.

Le pulizie di primavera di Google in estate ci dicono che Whittaker aveva ragione?

 Vincenzo Ferrara

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Vincenzo Ferrara

Laureato in lettere moderne, ha conseguito un Master in comunicazione multimediale. Insegna Italiano e storia in Istituto Tecnico Commerciale. La scrittura, sua croce e delizia... Seguimi su:

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