Facebook

Il profilo di Mark Zuckerberg violato da un hacker

Un hacker ruba i dati di accesso e usa la pagina ufficiale di Mark Zuckerberg a suo nome.

Dopo gli alti e bassi (beh finora pù bassi che alti) in borsa, Mark Zuckerberg ha dovuto affrontare negli ultimi giorni un problema ben più spinoso che di sicuro avrà messo a dura prova, oltre alla pazienza, anche la propria reputazione. Un hacker ha infatti violato l’account del fondatore di Facebook e ha iniziato a utilizzare il suo profilo postando una serie di commenti e inviando messaggi ai fan. A quanto pare l’hacker ha riscosso grande successo, si parla di circa 2000 Mi Piace e oltre 500 commenti per un unico post inserito!

Mark Zuckerberg Facebook Fan Page

Alla fine lo staff di Facebook ha dovuto correre ai ripari rimuovendo del tutto la pagina ufficiale del suo fondatore evitando così che lo sberleffo si protrasse oltremodo.

Proposta

A quanto pare l’attacco non è stato casuale. Da una parte infatti sembra che l’hacker abbia invitato Zuckerberg a evitare gli investimenti delle Banche e di aprire invece la piattaforma a un business più social, permettendo agli stessi utenti di investire e guadagnare attraverso Facebook. I riferimenti sono due. Il primo è un chiaro richiamo a quanto accaduto qualche mese fa quando Facebook, per intercessione di uno dei suoi principali investitori, il russo Yuri Milner della Digital Sky Technologies (azionista tra l’altro di Twitter, Spotify, Groupon, Zynga e AirBnB), ha accettato un investimento della Goldman Sachs, una tra le più importanti banche d’affari del mondo, specializzata in investimenti in ambito bancario e azionario nell’ambito istituzionale.  Il secondo è una citazione del pensiero del premio Nobel per la pace Muhammed Yunus, che invitava appunto Big F ad aprire a un modello di business più sociale ed etico.

L’altro aspetto ha tutte le caratteristiche della guerrilla online. L’hacker ha infatti lasciato nel suo post l’hashtag #hackercup2011, contest indetto da Twitter per favorire la conoscenza dei migliori hacker al mondo. Oltre al danno, anche la beffa dunque.

Resta attuale quindi il problema sicurezza e privacy, nonostante Facebook stia tentando di rassicurare il suo bacino utenti che si avvia a tagliare quota 1 miliardo. Se lo stesso Zuckerberg non è al sicuro, allora noi dovremmo preoccuparci sul serio?

 Tommaso Lippiello

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Tommaso Lippiello

Lavora da tempo come Digital Program Manager per Agenzie di Marketing e Comunicazione e in Aziende del settore ICT. Consulente Digitale per realtà come DigiCamere - Camera di Commercio di Milano, Microsoft Bing, Reply e Luxottica, è attualmente Digital Innovation Manager in CRAI Secom SpA, Docente presso l'Università LIUC nel corso "La comunicazione interattiva: blog, social network, app, business network" presso la facoltà di Economia e Management e Advisor allo IULM Innovation Lab. Esperto di Social Media ha esperienza come Speaker e Formatore ed è il creatore e redattore di SocialMediaLife.it e co-Founder di MobilitaPubblicoImpiego.it. Seguimi su:

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