Facebook paga una ricompensa agli hacker per aumentare la sicurezza
Per aumentare maggiormente i propri sistemi di sicurezza, Facebook ha ingaggiato un gruppo di informatici che riescono a scoprire i bug di sistema; ottimo, se non fosse per un piccolo particolare: questi informatici però sono degli hacker.
Nel giro di due anni, Facebook ha pagato circa un milione di dollari ad alcuni informatici per scoprire bug ed altri errori di sistema. Il programma Bug Bounty è sorta di caccia al tesoro: chi riesce a trovare un errore o un bug nel sistema, può vincere un premio in denaro. I premiati non solo solo statunitensi, ci sono anche alcuni italiani ed il più giovane ha 13 anni. Il compenso più alto assegnato fin’ora è di 20 mila euro.
Quello di Facebook è un programma dedicato ai white hat: a volte sono esperti di sicurezza informatica che mettono alla prova le difese online e dopo aver trovato i punti deboli contattano le aziende, per altri resta una passione da coltivare nel tempo libero. White Hat significa letteralmente “cappello bianco” e sono degli hacker etici, che si oppongono all’abuso dei sistemi informatici.
Mark Zuckerberg sostiene la visione della hackerway: un percorso di continue sperimentazioni tipico degli hacker, che ha alimentato il rapido decollo di tanti ecosistemi di startup negli Stati Uniti e in Europa dove le aziende innovative fondate da talenti del software sono alla ricerca di un progressivo miglioramento.
Alcuni di questi errori di sistema possono essere trovati solo da hacker esperti, che o per passione o per lavoro hanno fatto del bug il loro pane quotidiano.
Francesca Lizi