Facebook innova (poco?)

Atteso da qualche settimana, l’evento “See What We are Building” è stato trasmetto ieri in live blogging riscuotendo non poche critiche.
La notizia è di ieri sera (o mattina, secondo il fuso orario statunitense) e riguarda la presentazione ufficiale dell’atteso evento promosso qualche tempo fa da Facebook per il lancio di quella, che secondo molti, doveva essere al novità del 2013.
Per chi non si fosse collegato in diretta streaming sul sito The Verge, sito invitato ufficiale all’avvenimento, vi riportiamo in breve i punti salienti del nuovo progetto introdotto da Mark Zuckerberg in persona.
La Graph Search, secondo gli intenti della società di Menlo Park, sarà capace di ricercare tutti i contenuti interni alla piattaforma che abbiano una minima cotangenza relazionale tra gli utenti e i loro interessi, i contenuti condivisi e gli esercizi commerciali o i brand apprezzati. Il tanto atteso motore di ricerca, annunciato più di un anno fa e finalmente giunto al suo rilascio ufficiale, tradisce però le aspettative dei più esperti che si auguravano, dalla rinsaldata partnership con Bing di Microsoft. Si attendeva infatti uno strumento capace di scandagliare il Web sia dall’interno che dall’esterno della piattaforma social, intercettando tutti i contenuti che in qualche modo potessero essere relazionati agli utenti, migliorandone dunque i risultati di ricerca grazie a una analisi più mirata e soprattutto capace di generare S.E.R.P. più “umane” e focalizzate su ciò che realmente si sta cercando. Al contrario, sembra che la Ricerca Sociale lanciata da Facebook sarà in grado di fornire agli iscritti al network i “soli” dati ricavati da circa 1 milione di individui in tutto il mondo. Sarà dunque possibile visionare la professione dei propri amici, quali vivono nelle nostre vicinanze, chi parla la nostra lingua, se frequentano la nostra stessa università, etc. etc.
Inoltre, Facebook ha puntato molto sugli interessi in comune, dedicando intere schede a Musica, Artisti, Film e Serie Tv, tra gli altri, tutte passioni condivise con i propri contatti.
Ma anche eventuali profili professionali e attività commerciali apprezzati particolarmente.
Facebook strizza un occhio anche a Google Plus, dedicando un’intera sezione a tutte le foto condivise dagli amici e rese pubbliche dagli altri, anche se, precisa Zuckerberg, a differenza della ricerca per immagini di Google, i risultati saranno più mirati.
Insomma, per chi si aspettava il lancio del facephone, per chi aveva ipotizzato le più inimmaginabili e mirabolanti futuribilità, la delusione è ovviamente tanta. L’unica novità palpabile, a parte tutto lo strumento di ricerca, è il restyling grafico della top bar blu in alto, sulla quale viene inserito un box di ricerca la la sola “F” del logo Facebook.
Speriamo almeno che quanto annunciato ieri corrisponda a verità e che la Graph Search funzioni così come è stata ideata, riportando il network più sugli interessi social e meno su quelli business per i quali, finora, si è fatto particolarmente notare.
Tommaso Lippiello