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Amici su Facebook non vuol dire raccomandazione

Il Tar della Liguria ha respinto il ricorso per l’annullamento di un concorso: le amicizie sui social network non sono sinonimo di raccomandazione.

In un’era in cui le raccomandazioni, gli scandali e la mala gestione della cosa pubblica non fa più scandalo, fa invece un pò sorridere la notizia di uno strano ricorso.

Facebook e la giustiza

Una genovese aveva fatto ricorso presso il Tar della Liguria per annullare un concorso: la signora infatti sostiene che uno degli ammessi alla prova successiva era raccomandato solo perché tra le sue conoscenze su Facebook compariva anche un membro della commissione esaminatrice.

Proposta

Ma per i giudici amministrativi, come sostengono numerose sentenze:

l’eventuale conoscenza personale e l’occasionale frequentazione tra componenti della commissione esaminatrice di un concorso e i candidati che vi partecipano non costituisce causa di incompatibilità. Nel caso in esame, peraltro, gli elementi allegati dalla parte ricorrente non valgono neppure a dimostrare che vi fosse un effettivo rapporto di conoscenza personale tra i due soggetti.

Non solo, ma a quanto pare la signora e il presunto raccomandato hanno ricevuto lo stesso voto alle prove dallo stesso membro.

Francesca Lizi

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Francesca Lizi

Laureata in Scienze della Comunicazione e in Organizzazione e Marketing per la Comunicazione di Impresa, impegnata nel sociale come Volontaria della Croce Rossa Italiana. Da sempre appassionata di Social Media! Seguimi su:

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