Zelensky risponde a Trump nel 2025, esprimendo gratitudine per il sostegno degli Stati Uniti senza scuse
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha recentemente manifestato il suo apprezzamento per il supporto degli Stati Uniti, evidenziando la sua importanza per l’Ucraina. In un’intervista andata in onda il 15 marzo 2025 su Fox News, Zelensky ha risposto alle accuse di Donald Trump e del suo vice JD Vance, che lo avevano definito “ingrato”. Rivolgendosi al popolo americano e al Congresso, ha dichiarato: “Sono molto grato agli Stati Uniti per il loro sostegno. Ci avete aiutato a sopravvivere”.
Zelensky ha chiarito di non ritenere necessario scusarsi con Trump per il recente scambio di opinioni avvenuto alla Casa Bianca, definendolo un “brutto momento”. Ha sottolineato che certe discussioni non dovrebbero essere affrontate pubblicamente, pur rispettando i principi democratici. Il presidente ucraino ha messo in evidenza che, senza l’assistenza degli Stati Uniti, l’Ucraina avrebbe difficoltà a resistere all’aggressione russa. Ha quindi espresso la volontà di mantenere una partnership solida con Washington, richiedendo però garanzie di sicurezza.
Zelensky ha enfatizzato l’importanza delle garanzie di sicurezza, affermando che “una tregua senza garanzie di sicurezza dagli Stati Uniti è un tema molto delicato per la mia gente”. Riguardo al rapporto tra Trump e Vladimir Putin, ha espresso la sua preferenza affinché il presidente americano non si trovasse “nel mezzo” delle trattative, ma piuttosto “dalla parte dell’Ucraina”, sottolineando che è la Russia a portare la guerra nel suo paese.
In un altro momento dell’intervista, Zelensky ha affrontato le richieste di dimissioni avanzate dal senatore repubblicano Lindsey Graham, un tempo suo sostenitore. “Solo gli ucraini possono decidere se io debba fare un passo indietro o no, gli americani votino il loro presidente”, ha affermato. Alla conclusione del colloquio, ha espresso fiducia nella possibilità di ripristinare il rapporto con Trump, definendo la relazione tra i due popoli come “storica”.
Nel frattempo, prima della messa in onda dell’intervista, Trump, in partenza per Mar-a-Lago, ha adottato toni più severi nei confronti di Zelensky, accusandolo di voler continuare a “lottare, lottare, lottare” e di aver “sopravvalutato le carte in suo possesso”. Il tycoon ha avvertito che per tornare al tavolo delle trattative, il presidente ucraino deve dichiarare di voler la pace e di non desiderare ulteriori conflitti, chiedendo un cessate-il-fuoco immediato.
In un contesto di crescente tensione, un funzionario dell’amministrazione ha rivelato al Washington Post che il presidente degli Stati Uniti sta considerando la possibilità di interrompere tutte le spedizioni di aiuti militari verso l’Ucraina. Questa decisione riguarderebbe miliardi di dollari in radar, veicoli, munizioni e missili attualmente in attesa di essere inviati nel paese, segnando un possibile cambiamento significativo nella politica americana nei confronti dell’Ucraina.