Zelensky e Trump alla Casa Bianca: scontro acceso su accordo minerario e sicurezza ucraina

Il confronto acceso tra Trump e Zelensky alla Casa Bianca mette in luce le tensioni sulle garanzie di sicurezza e l’accordo sui minerali strategici per l’Ucraina.
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Zelensky e Trump si confrontano alla Casa Bianca nel 2025, discutendo di accordi minerari e sicurezza per l'Ucraina

Il recente incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, avvenuto alla Casa Bianca, ha preso una piega inaspettata, trasformandosi in un confronto acceso. Questo evento, tenutosi nel 2025, era stato concepito come un’opportunità di collaborazione per discutere un accordo fondamentale sui minerali strategici, ma ha messo in luce le tensioni tra i due leader. Trump ha accusato Zelensky di non avere una posizione ferma per negoziare con la Russia, dichiarando: “Non puoi semplicemente chiedere questo o quello. Dovete essere riconoscenti. O si firma l’accordo, o noi ci ritiriamo. Stai giocando con la terza guerra mondiale.” Zelensky ha risposto con determinazione, affermando di non essere lì per “giocare a carte”. Questo scambio, che ha visto il vicepresidente Vance criticare Zelensky per il suo atteggiamento, è durato circa venti minuti, durante i quali Trump ha evidenziato l’importanza del supporto militare statunitense, affermando che senza di esso l’Ucraina avrebbe perso la guerra in breve tempo.

Dettagli dell’accordo minerario

Secondo quanto riportato dal Kyiv Independent, l’accordo che Zelensky avrebbe dovuto firmare prevede la creazione di un fondo accessibile anche a investitori esterni. Kiev si impegna a versare il 50% dei proventi derivanti dalla “futura monetizzazione” delle risorse minerarie statali, inclusi petrolio e gas. Questo fondo sarà cruciale per finanziare progetti estrattivi e sviluppare le risorse minerarie dell’Ucraina. Trump ha frequentemente parlato delle “terre rare”, ma in realtà si riferiva ai minerali critici, essenziali per settori strategici come la difesa e l’elettronica. Sebbene l’Ucraina non disponga di significative riserve di terre rare, possiede giacimenti di minerali vitali come litio, grafite e cobalto. Tuttavia, permangono dubbi sulla reale abbondanza di queste risorse nel sottosuolo ucraino, con il governo di Kiev che segnala oltre 20.000 depositi minerari, di cui solo 8.000 sono considerati sfruttabili.

Le incertezze per l’ucraina

Mentre Trump cerca di rivendicare i meriti di un accordo vantaggioso per gli Stati Uniti, le prospettive per l’Ucraina rimangono poco chiare. Nonostante l’intesa possa sembrare promettente, mancano dettagli cruciali riguardo alla partecipazione statunitense nel fondo e ai termini di “proprietà congiunta”. Inoltre, il documento non menziona alcun impegno da parte degli Stati Uniti per garantire la difesa dell’Ucraina. Zelensky sta cercando di utilizzare le risorse minerarie come leva per ottenere le garanzie di sicurezza necessarie per la sopravvivenza del suo paese dopo un eventuale accordo di pace. Recentemente, a Istanbul, diplomatici russi e americani si sono incontrati per negoziati che escludono Kiev. Zelensky parteciperà invece a una riunione sulla difesa comune europea e sulla sicurezza dell’Ucraina, convocata da Keir Starmer a Londra. Questo summit includerà leader di vari paesi europei e rappresentanti della NATO, ampliando il formato rispetto a incontri precedenti.

Il ruolo ambiguo di Trump

L’episodio alla Casa Bianca rappresenta un simbolo delle crescenti tensioni tra Stati Uniti e Europa. Negli ultimi giorni, né Starmer né Emmanuel Macron sono riusciti a ottenere da Trump un impegno concreto per la sicurezza dell’Ucraina. Sebbene Trump affermi di sostenere l’articolo 5 della NATO, ha risposto con ambiguità riguardo al supporto statunitense in caso di attacco a forze britanniche in Ucraina, sottolineando che gli inglesi “sanno prendersi cura di loro stessi”. Questo clima di incertezza ha suscitato preoccupazioni tra gli ucraini, alimentando il dibattito sulle reali motivazioni di Trump e sull’impatto delle sue azioni sulla possibilità di un accordo di pace duraturo. Le domande su un possibile risentimento personale verso Zelensky o sul tentativo di avvicinarsi a Vladimir Putin per isolare la Cina rimangono senza risposta. In Europa, queste dinamiche hanno riacceso il dibattito sulla necessità di rafforzare la propria difesa, mentre in Ucraina la situazione si fa sempre più critica, con il rischio che un accordo svantaggioso possa portare a conseguenze devastanti.

Il commento

Di Eleonora Tafuro Ambrosetti, Senior Research Fellow ISPI. “Questo è senza dubbio l’esito peggiore che Zelensky potesse immaginare. Tuttavia, era un disastro annunciato: fin dalla campagna elettorale, Trump e JD Vance avevano chiarito le loro posizioni sui negoziati di pace. Zelensky è consapevole dell’importanza cruciale di un coinvolgimento attivo degli Stati Uniti per ottenere garanzie di sicurezza. È probabile che l’Ucraina riprenda i contatti con l’amministrazione per cercare di ottenere un sostegno militare indispensabile per un accordo di pace significativo.”

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