YouTube: videoclip on demand

Secondo indiscrezioni YouTube si starebbe preparando a lanciare un servizio simile a “Spotify” per i videoclip entro Natale.
YouTube starebbe preparando un nuovo servizio musicale on-demand secondo le indiscrezioni della rivista Billboard. La piattaforma di condivisione video, infatti, potrebbe lanciare entro fine anno 2013 una versione in videoclip alla Spotify. Due sarebbero i modelli di sottoscrizione previsti: il primo quello gratuito con streaming (come Spotify per PC) abbinato alle pubblicità e un secondo di tipo premium senza pubblicità e con la possibilità anche di scaricare i brani per l’ascolto off-line.
Il progetto segue la traccia già segnata oltre che da Spotify, anche dalla stessa Google che la primavera scorsa ha attivato Google Play Music All Access, trovando l’accordo con le major del disco per offrire legittimamente i brani musicali.
Anche in quel caso due modalità di fruizione: gratis con pubblicità e premium senza. In effetti sembrerebbe una “non-novità” dato che YouTube è usato già da molti utenti come un immenso jukebox di video musicali. La strategia plausibile sembrerebbe proprio quella di guadagnare utenti che si collegano alla piattaforma da dispositivo mobile. Il servizio sarà presumibilmente erogato fin da subito tramite app, anche se non sarà facile conquistarsi un pò di spazio nel già affollatissimo schermo degli smartphone degli utenti. Dal quartier generale di YouTube sono state rilasciate soltanto dichiarazioni di circostanza:
Lavoriamo sempre per migliorare l’offerta al cliente, ma non abbiamo nulla da annunciare adesso.
Il nuovo videojukebox, tuttavia, potrebbe andare a cambiare qualcosa nell’atteggiamento di YouTube e Google verso i contenuti che non rispettano le leggi sul diritto d’autore ospitati sul loro server. Enzo Mazza, presidente della Federazione Industria Musicale Italiana, è favorevole alla decisione di lanciare un nuovo servizio legale, ma si augura che:
[…] a questo punto Google dia un giro di vite definitivo alla pirateria, perché le attuali misure adottate sono completamente inutili ed esclusivamente di facciata.
E ricordando che…
La prima fonte mondiale di link a brani illegali resta il motore di ricerca ed è un pò imbarazzante per l’impresa che dall’altra parte lancia un servizio innovativo come questo di YouTube.
Entro Natale vedremo se tali pronostici si realizzeranno in concreto. Stay tuned!
Aldo Palo