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YouTube killed the Radio Star

Le canzoni del cuore, le hit del momento, il genere più strano e sconosciuto: ci puoi trovare di tutto. Ecco le ragioni del successo!

YouTube MusicEbbene sì, un tempo era il video ad aver ‘ucciso’ le star della radio (Buggles, 1979, Video killed the radio star), ma oggi ci pensa YouTube. Secondo un recente studio Nielsen, è proprio il sito di condivisione video la fonte primaria attraverso la quale il pubblico giovane ascolta musica, il 64% degli intervistati la preferisce alla Radio, ad iTunes e ai CD.
E’ un cambiamento che comincia da lontano, costruitosi giorno per giorno, grazie ai tanti fan e appassionati che caricano sul tubo più famoso del mondo ore e ore di video musicali al giorno, rendendo così il canale in grado di offrire quasi tutta la musica del mondo on demand e gratuitamente, un servizio pressoché imbattibile.

Ma non si diventa leader senza una strategia alle spalle: YouTube ha puntato sempre sulla legalità, sulla trasparenza e il pagamento delle royalties ad artisti e case discografiche e, soprattutto, sulla costruzione di un contenuto imbattibile, un “jukebox” planetario dove poter ascoltare di tutto, i tormentoni dell’estate, musiche di ogni genere e stile, classica, jazz, avanguardia, folk, di nicchia e di successo, anche non occidentali.
L’azienda, controllata da Google, ha puntato tutto sulla musica, su ogni genere di musica (basti pensare al lavoro, eccellente, fatto con la YouTube Symphony Orchestra), dando grande spazio anche al contenuto generato dagli utenti, a tutti gli artisti che volessero rendere disponibile la propria musica in compagnia delle più grandi Star del pianeta. Ed è proprio così che molti cantanti e musicisti sono stati lanciati, diventando dei veri e propri fenomeni mediatici. Un’enorme operazione, un trionfo di fronte a un pubblico mondiale, senza filtri, ma pronto a sputare fuori tutto ciò che pensa, nel bene e nel male. Un palcoscenico dove emersi ed emergenti si trovano fianco a fianco, dove siamo noi a scegliere il palinsesto musicale delle nostre giornate.

Una cosuccia in comune con la radio? Gli annunci pubblicitari…. ma il video del momento val bene uno spot!

Proposta

Giulia Naddeo

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