YouTube a pagamento? Una realtà sempre più vicina

Voci di corridoio ammettono una scomoda verità: YouTube, il padrone indiscusso del video sharing, inizierà dei servizi a pagamento; la ragione? Spotify!
La nuova versione potrebbe arrivare a Natale e il pacchetto di offerta può essere duplice: streaming con pubblicità oppure abbonamento premium. La “chicca” è una nuova app, sulla falsa riga di Spotyfy, Deezer e altre application per ascoltare e condividere musica.
Sulla base e sugli accordi con le major discografiche va spiegata un’operazione del genere. Con l’aggiunta dell’elemento video, ovviamente, a fare la differenza. Si tratta d’altronde della tipologia di contenuto che fa segnare la crescita più marcata, in particolare su mobile: il 40 per cento del traffico del sito passa al momento attraverso tablet e smartphone, appena due anni fa era il 6. Quindi è ovvio che se YouTube vuole stare sulla cresta dell’onda deve offrire un servizio innovativo per stare ai passi con il tempo. Sembra paradossale che uno dei major della musica online da sentire e da condividere negli anni sia costretto ad inseguire piccole app nate da pochi anni.
Con la versione premium, oltre a non avere gli spot durante la visione del video, si potranno scaricare i brani o intere compilation da poter ascoltare anche offline. Non solo musica però: su YouTube passano anche video tutorial, guide, film e telefilm.
Il tutto alla “modica” cifra di 10 dollari. Ovviamente dal quartier generale tutto tace e, a parte un laconico “Continuiamo a lavorare per migliorare il nostro prodotto” non c’è nessuna notizia ufficiale.
Sarà una nuova sfida nel mercato della musica online: tra Spotify, iTunes e Shazam ci sarà veramente il dubbio della scelta. Arriverà il momento che torneremo al vinile? Chissà!
Francesca Lizi