Vincenzo Pirrotta porta al Teatro Stabile una nuova edizione del suo adattamento di “Terra matta”, l’autobiografia di Vincenzo Rabito, un contadino siciliano che ha raccontato la storia del Novecento italiano attraverso le sue esperienze. Lo spettacolo, co-prodotto dal Teatro Biondo di Palermo e dal Teatro Stabile di Catania, sarà in scena alla Sala Verga da martedì 8 a domenica 13 aprile.
La storia di Vincenzo Rabito
Vincenzo Rabito nacque nel 1899 e visse una vita segnata da difficoltà e sfide. Cresciuto in una famiglia numerosa, iniziò a lavorare nei campi fin dalla giovane età per sostenere la madre vedova e i suoi sei fratelli. Le sue esperienze non si limitarono solo al lavoro agricolo; partecipò anche alla Prima Guerra Mondiale, affrontando le dure condizioni delle trincee. La sua vita continuò ad essere segnata dalla guerra durante la Seconda Guerra Mondiale, dove sopravvisse tra le bombe e la miseria che caratterizzava il Sud Italia.
Dopo anni di lotte quotidiane, visse anche il periodo del boom economico italiano negli anni ’60, un cambiamento radicale rispetto alle sue origini umili. L’autobiografia “Terra matta”, scritta tra il 1967 e il 1970 con uno stile unico fatto di neologismi e figure retoriche ricche d’emozione, rappresenta non solo la sua vita ma anche quella dei diseredati della sua epoca.
L’adattamento teatrale
Pirrotta ha scelto di adattare questa straordinaria autobiografia per portarla sul palcoscenico con l’intento di dare voce a una storia spesso trascurata. Il processo creativo è stato complesso: come afferma lo stesso regista “il lavoro più difficile è stato quello dell’adattamento per la scena”. Ha dovuto condensare eventi storici significativi in scene brevi ma incisive senza perdere l’essenza della narrazione originale.
Per rendere giustizia alla ricchezza linguistica dell’opera originale, Pirrotta ha creato personaggi che oscillano tra farsa e teatro dadaista. Ha scelto il grottesco come chiave interpretativa principale per dare vita ai protagonisti della storia raccontata da Rabito. Inoltre ha composto canzoni che sintetizzano i momenti salienti della biografia: dall’erranza post-bellica alle esperienze nelle campagne africane.
Gli interpreti dello spettacolo
Il cast dello spettacolo include attori noti come Lucia Portale, Alessandro Romano e Marcello Montalto insieme ai musicisti Luca Mauceri, Mario Spolidoro e Osvaldo Costabile. Questi artisti contribuiranno a creare un’atmosfera coinvolgente sul palco mentre daranno voce ai personaggi descritti da Rabito.
La presenza costante dei musicisti arricchisce ulteriormente lo spettacolo: le canzoni scritte da Pirrotta saranno eseguite live durante gli atti principali dell’opera teatrale creando così un legame diretto tra musica ed emozioni narrate.
L’adattamento promette quindi non solo una rappresentazione fedele della vita vissuta da Vincenzo Rabito ma anche un’esperienza immersiva capace di far rivivere le speranze e i sogni dei diseredati italiani attraverso uno sguardo contemporaneo sulla loro epopea personale.