Verona: corteo per difendere 1.600 beagle da esperimenti crudeli e inutili

Protesta a Verona per i diritti degli animali: attivisti chiedono la fine dei test su 1.600 beagle e altri animali, con l’intervento di Michela Vittoria Brambilla.
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corteo a verona per salvare 1.600 beagle da esperimenti crudeli e inutili nel 2025

Protesta a verona per i diritti degli animali

Il 15 marzo 2025, Verona è stata scenario di un’importante manifestazione volta a proteggere la vita di 1.600 beagle e di altri animali, minacciati da esperimenti considerati crudeli e privi di utilità. Questo corteo ha visto la partecipazione di numerosi attivisti, uniti nella ferma opposizione a pratiche ritenute inaccettabili nel trattamento degli animali.

Intervento di Michela vittoria brambilla

Durante l’evento, Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e della Tutela dell’ambiente, nonché della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, ha preso la parola per esprimere la sua condanna nei confronti dell’uso di animali per test scientifici. “Siamo qui per evitare che 1.600 beagle, e altri animali, siano destinati a orribili sofferenze e a morte sicura”, ha affermato Brambilla, evidenziando l’urgenza di fermare tali pratiche.

Organizzazione e partecipazione

Il corteo, organizzato dal gruppo Centopercentoanimalisti, ha visto la partecipazione di attivisti provenienti da diverse regioni d’Italia, tutti uniti dalla stessa causa. La manifestazione si è svolta nei pressi della struttura Aptuit, dove si sospetta possano avvenire i test. I partecipanti hanno sfilato con striscioni e slogan, chiedendo un cambiamento nelle politiche di ricerca e una maggiore attenzione al benessere animale.

Un tema di crescente rilevanza

Questa protesta ha messo in evidenza un tema di crescente importanza nella società contemporanea: la necessità di proteggere gli animali da pratiche che, secondo molti esperti, non sono solo eticamente discutibili, ma anche scientificamente obsolete. La comunità scientifica è sempre più divisa sull’argomento, con un numero crescente di ricercatori che sostiene l’adozione di metodi alternativi che non coinvolgano animali.

Impatto mediatico e sensibilizzazione

L’evento ha catturato l’attenzione dei media e ha stimolato un dibattito pubblico sul trattamento degli animali nei laboratori. Brambilla ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica su queste tematiche, affermando che “la lotta per i diritti degli animali è una battaglia di civiltà”.

Un movimento in crescita

Il corteo di Verona rappresenta solo una delle tante iniziative in corso in Italia e nel mondo contro l’uso di animali nei test scientifici. Con il supporto di un numero crescente di cittadini e attivisti, c’è la speranza di ottenere un cambiamento significativo nelle leggi e nelle pratiche riguardanti il benessere animale.

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