Vento di sabbia: arriva la polvere sahariana sull’italia e sull’europa

Nelle prossime ore gran parte dell’Italia e dell’Europa si preparerà a ricevere una visita inaspettata: nubi di pulviscolo sahariano si dirigeranno verso il nostro continente. Questo fenomeno meteo, conosciuto per il suo impatto sulle condizioni atmosferiche, porterà con sé problematiche come cieli opachi e superfici sporche. I dettagli sulle tempistiche e le aree maggiormente interessate all’arrivo di questa polvere deserta rivelano un quadro interessante.

Previsioni per il venerdì: cieli opachi al centro-nord

A partire da venerdì, il centro e il nord Italia saranno i primi a notare l’effetto della polvere sahariana. Le previsioni indicano un incremento della concentrazione di polveri, con valori tra 1500 e 2000 milligrammi per metro quadrato. Tali quantità faranno sì che i cieli appaiano lattiginosi, compromettendo la visibilità e creando un’atmosfera insolita per i residenti. La situazione si complicherà ulteriormente con l’arrivo di piogge e rovesci che si prevedono sul nord-ovest nel corso della giornata. Una parte del pulviscolo presente nell’aria verrà, infatti, portata al suolo dalle precipitazioni, creando accumuli visibili su auto, balconi e finestre.

Weekend di polvere: concentramenti in aumento

Il fine settimana non promette nulla di buono, poiché i venti di ostro e scirocco continueranno a trasportare polveri sahariane. Domenica, si prevede che le concentrazioni raggiungano picchi di 1500 milligrammi per metro quadrato in diverse zone del sud Italia. Anche il nord non sarà immune dall’afflusso di polveri, sebbene in quantità leggermente inferiori. Questa situazione darà vita a cieli inondati da una sorta di nebbia gialla, i cui effetti potranno essere percepiti nei settori della salute e della qualità dell’aria.

Inizio settimana: tempeste di sabbia in vista

Immediatamente dopo il weekend, si prevede un ulteriore acuirsi del fenomeno, con l’arrivo di nubi più dense e cariche di polveri sahariane. Lunedì, il sud potrebbe subire un impatto considerevole, con concentrazioni che potrebbero superare i 4000 milligrammi per metro quadrato. In Sicilia, le stime sono addirittura più preoccupanti: potrebbero registrarsi picchi di oltre 6000 milligrammi. Tali valori estremi potrebbero causare piccole tempeste di sabbia, manifestazioni tipiche delle aree desertiche che si verificheranno anche in assenza di precipitazioni.

Queste nuove condizioni meteo pongono interrogativi sulle strategie di intervento e di monitoraggio della qualità dell’aria in vista di una tale ondata di polvere. Le istituzioni sanitarie e meteorologiche sono invitate a mantenere alta l’attenzione e a fornire aggiornamenti costanti ai cittadini per garantire la sicurezza e il benessere durante questi eventi estremi.

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