Urgente appello per il futuro del Museo Ginori: il cda chiede al ministro Giuli di agire

Il Museo Ginori affronta una crisi critica dopo la scadenza del consiglio di amministrazione, con attività ridotte e un appello urgente al ministro della Cultura per garantire il suo futuro.
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Urgente appello per il futuro del Museo Ginori: il cda chiede al ministro Giuli di agire - Socialmedialife.it

Il Museo Ginori, un’importante istituzione culturale legata alla storica Manifattura di Doccia, si trova in una fase critica. Tomaso Montanari, il presidente uscente del cda della Fondazione che gestisce il patrimonio Richard Ginori, ha inviato una lettera aperta al ministro della Cultura Alessandro Giuli, chiedendo urgentemente di prendere una decisione sul futuro del museo. Questa situazione si è aggravata a seguito della scadenza del consiglio di amministrazione, avvenuta il 20 ottobre, senza né rinnovo né comunicazioni ufficiali da parte del ministero.

La situazione attuale del Museo Ginori

Il Museo Ginori è un vero e proprio custode della tradizione artistica italiana, con le sue collezioni che raccontano secoli di arte e mestieri del settore ceramico. La Fondazione è stata creata per salvaguardare e valorizzare questo imponente patrimonio, ma attualmente si trova in una fase di stallo. Montanari ha evidenziato che, a dicembre, era già tutto pronto per nominare un nuovo consiglio, che lo vedeva come presidente insieme ad altri membri già selezionati. Tuttavia, il processo di firma del decreto ministeriale che avrebbe dovuto ufficializzare le nuove nomine si è bloccato improvvisamente.

La mancanza di risposte da parte del ministero ha costretto la Fondazione a ridurre drasticamente la propria attività. Le uniche azioni che vengono portate avanti sono limitate a ciò che è strettamente necessario per la sopravvivenza istituzionale. Questo ridimensionamento rappresenta una grave perdita non solo per il museo stesso, ma anche per il pubblico, che fruiva delle iniziative culturali proposte dalla Fondazione.

Impatti diretti sulla fruizione del museo

La sospensione delle attività ha già iniziato a manifestare effetti visibili. Il parco adiacente al museo è stato chiuso, interrompendo l’accesso al pubblico. Inoltre, le collaborazioni esterne, i prestiti per mostre e le attività didattiche sono tutte ferme. Montanari ha messo in evidenza l’importanza delle iniziative didattiche per la divulgazione della cultura del design e della ceramica, e il rischio è che un’interruzione prolungata possa compromettere i progressi fatti negli ultimi anni.

Nel contesto attuale, anche i lavori per la progettazione del nuovo museo sono bloccati, nonostante ci siano già stati investimenti e progetti avviati. Questo ritardo è non solo frustrante per i membri del consiglio di amministrazione, ma anche per tutte quelle persone che hanno a cuore il futuro del patrimonio artistico italiano. Montanari è chiaro nel suo messaggio: l’interruzione delle attività non rappresenta solo un danno per la Fondazione, ma per l’intero ecosistema culturale del paese.

Il ruolo cruciale della politica

Montanari, nominato nel 2020 dall’allora ministro della Cultura Dario Franceschini, evidenzia come nei suoi quattro anni di mandato il cda abbia lavorato incessantemente per far rivivere le collezioni Ginori. Hanno cercato di rendere il museo un luogo vibrante, significativo per la comunità e per il turismo. La situazione attuale, caratterizzata da una prolungata inattività, ha suscitato preoccupazione e disorientamento nei membri della Fondazione, che non riescono a comprendere le ragioni di tanta inerzia.

In questo contesto, la lettera aperta a Giuli assume un grande significato. Montanari si rivolge al ministro con la speranza che possa intervenire tempestivamente, prendendo decisioni in merito al futuro della Fondazione e al Museo Ginori. L’appello diventa un grido di aiuto, non solo per la Fondazione, ma per tutta la cultura italiana, che rischia di subire un duro colpo.

La comunità attende una risposta chiara e veloce, affinché si possano riprendere i lavori e garantire un futuro radioso al Museo Ginori e alle sue collezioni.

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