Il 11 marzo 2025 segna l’inizio di un processo significativo per la Chiesa cattolica, con l’obiettivo di stimolare un dialogo più profondo tra le varie comunità ecclesiali. Il Papa ha approvato un cammino che sfocerà in un’assemblea ecclesiale nel 2028, piuttosto che un nuovo Sinodo. Se da un lato il Giubileo delle équipes sinodali e degli organi di partecipazione si prepara al suo avvio, dall’altro il cardinale Mario Grech sottolinea l’importanza di una condivisione attenta e rispettosa delle specificità locali.
Un’assemblea ecclesiale nell’ottobre 2028
Nel cuore dei cambiamenti prospettati, il cardinale Mario Grech, segretario generale della Segreteria del Sinodo, ha annunciato che, il prossimo ottobre 2028, si svolgerà un’Assemblea ecclesiale a Roma. Questo incontro non rappresenterà un altro Sinodo, ma una congiuntura aperta a vissuti e esperienze diverses delle comunità cattoliche globali. La lettera inviata ai vescovi e ai patriarchi chiarisce che il percorso di preparazione sarà fondamentale per garantire la realizzazione di un evento di questo genere. La roadmap include un accompagnamento, che ha già iniziato a delinearsi, e sottolinea il coinvolgimento diretto di tutte le Chiese.
L’Assemblea mira a concretizzare le indicazioni del Documento finale del Sinodo del 2024, il quale ha posto l’accento sulla sinodalità come metodo per una Chiesa più inclusiva. Questo documento, secondo le parole del Papa, costituisce una parte fondamentale del magistero del successore di Pietro, richiedendo pertanto un’accoglienza reciproca da parte delle comunità locali.
Attuazione del Documento finale del Sinodo del 2024
L’11 marzo, Francesco ha conferito ufficialmente l’incarico di avviare la fase di attuazione del Documento finale del Sinodo del 2024, con il tema centrale della “Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione”. Il cardinale Grech ha sottolineato l’impegno delle diverse Chiese locali nel recepire le linee guida presentate. Questa realizzazione non va vista come un’ordinazione di direttive dall’alto. Al contrario, si tratta di un processo di “recezione” che tiene conto delle culture e delle necessità di ciascuna comunità, finalizzato a rendere vivo il dialogo nella Chiesa universale.
L’efficacia di questa attuazione dipenderà dalla capacità delle Chiese di coinvolgere tutte le componenti nella vita ecclesiale. Il cardinale ha fatto riferimento al rilancio dell’ascolto sincero delle richieste delle comunità, che passa attraverso una collaborazione attiva tra presbiteri, diaconi, laici e consacrati.
Rinnovare e valorizzare le équipe sinodali
La partecipazione attiva delle équipes sinodali è ritenuta essenziale. Questi gruppi, composti da diverse categorie di operatori pastorali, saranno i protagonisti del rinnovato cammino sinodale. La valorizzazione e, se necessario, il rinnovamento di queste équipe saranno cruciali per garantire che tutti gli interlocutori possano contribuire in modo significativo al processo di ascolto e discernimento. Ogni Chiesa locale è invitata a riattivare questi organismi, così da non lasciare nessuno escluso dal coinvolgimento.
I frutti di questo impegno, secondo Grech, serviranno a raccogliere l’“ascolto di tutte le Chiese” e a tradurre le indicazioni del Documento finale in azioni pratiche e significative. Attraverso una comunicazione aperta e collegiale, le équipes dovranno farsi portavoce di un processo che sia realmente partecipativo.
I gruppi di studio e la Commissione canonistica
Il segretario generale del Sinodo ha messo in evidenza che il processo di attuazione non si limita solo alle équipes, ma integra anche le attività dei gruppi di studio e della Commissione canonistica. I dieci gruppi istituiti da Papa Francesco nel marzo del 2024 hanno il compito di affrontare le questioni emerse nella prima sessione del Sinodo e saranno una risorsa importante per supportare il lavoro delle Chiese.
Inoltre, la Commissione canonistica, creata in collaborazione con il Dicastero per i Testi legislativi, offre un’ulteriore dimensione di supporto al processo, assicurandosi che tutte le iniziative siano conformi alla dottrina e alla normativa ecclesiastica. Ogni risultato emerso con il lavoro dei gruppi di studio dovrà essere inserito nella cornice di questo ampio processo attuativo, garantendo così una riflessione costante sugli sviluppi della sinodalità.
Il Giubileo delle équipe sinodali
Uno degli eventi importanti in programma è il Giubileo delle équipe sinodali e degli organi di partecipazione, che si svolgerà dal 24 al 26 ottobre 2025. Questo appuntamento rappresenta un momento cruciale per riconfermare l’impegno verso una Chiesa sinodale, rivelando gli sforzi fatti fino a quel momento e tracciando nuove vie per il futuro. Il cardinale Grech lo definisce come un’occasione per guardare con speranza al percorso intrapreso, proprio mentre si celebra l’Anno Santo.
Il percorso di accompagnamento individuato da Grech si dipanerà in diverse tappe. A maggio 2025 è prevista la pubblicazione di un documento che delineerà i passaggi successivi, mentre nel 2027 si terranno assemblee di valutazione all’interno delle diocesi. I risultati di queste assemblee serviranno per alimentare la preparazione dell’assemblea ecclesiale del 2028.
Invito alla preghiera per Papa Francesco
In conclusione della sua lettera, il cardinale Grech ha lanciato un invito alla comunità cattolica affinché si unisca in preghiera per la salute di Papa Francesco, attualmente ricoverato. Questo gesto testimonia l’unità e la solidarietà dentro la Chiesa, enfatizzando il ruolo centrale del Papa come guida e punto di riferimento per tutti i cattolici. Il cammino sinodale avviato, quindi, non è solo un atto organizzativo, ma rappresenta un invito a continuare a costruire un legame più forte tra le diverse anime della Chiesa, promuovendo il dialogo e la collaborazione.