Ultimo spettacolo della stagione 2024/2025 al Teatro della Filarmonica di Corciano: Settanta volte sette

Il Teatro della Filarmonica di Corciano conclude la stagione 2024/2025 con “Settanta volte sette”, un’opera che esplora il perdono e le relazioni umane, in programma l’11 aprile.
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La stagione teatrale 2024/2025 del Teatro della Filarmonica di Corciano si avvia verso la conclusione con l’ultimo spettacolo, “Settanta volte sette”, in programma per venerdì 11 aprile alle ore 21. Questo evento, realizzato dal Teatro Stabile dell’Umbria in collaborazione con il Comune, affronta il complesso tema del perdono nelle relazioni umane. La drammaturgia originale è firmata da Controcanto Collettivo e la regia è curata da Clara Sancricca. Il cast include attori come Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella ed Emanuele Pilonero.

La trama di settanta volte sette

“Settanta volte sette” narra le vicende di due famiglie i cui destini si intrecciano durante una serata cruciale. Lo spettacolo esplora emozioni profonde come il rimorso e la rabbia, evidenziando come questi sentimenti possano consumare le persone e portarle a un immobilismo doloroso. Il tempo sembra scorrere senza significato per i protagonisti mentre affrontano le conseguenze delle loro azioni.

L’opera non si limita a descrivere il dolore; offre anche uno spunto di riflessione sulla possibilità che il dolore inflitto e quello subito possano comunicare una lingua comune. Gli autori sottolineano che l’empatia non deve essere vista come un concetto astratto ma piuttosto come una realtà tangibile nelle interazioni umane.

Il significato del perdono nella società contemporanea

Il concetto di perdono viene presentato sotto una nuova luce nel contesto attuale. Secondo gli autori dello spettacolo, oggi sembra che questa virtù stia vivendo un periodo difficile; spesso considerato un segno di debolezza o codardia nella risoluzione dei conflitti quotidiani. In molte situazioni sociali prevale l’idea che vendetta sia sinonimo di giustizia.

Il messaggio centrale dello spettacolo invita a riconsiderare questa visione: chi perdona non minimizza necessariamente l’offesa subita né diventa complice del colpevole. Al contrario, il perdono rappresenta una forma potente di protesta contro la logica della vendetta e apre a nuove prospettive relazionali.

Riflessioni finali sullo spettacolo

“Settanta volte sette” si propone quindi non solo come un racconto drammatico ma anche come uno strumento per stimolare pensieri diversi sulle dinamiche interpersonali legate al dolore e alla riconciliazione. L’opera invita gli spettatori a riflettere su quanto possa essere concreta la possibilità d’incontro tra individui segnati dalle proprie esperienze negative.

Concludendo la stagione teatrale con questo lavoro profondo ed evocativo, il Teatro della Filarmonica offre al pubblico l’opportunità non solo di assistere a uno spettacolo coinvolgente ma anche di partecipare a una discussione più ampia sui temi universali del perdono e delle relazioni umane nel mondo contemporaneo.