Ucraina, Putin rallenta le trattative mentre Trump spinge per una soluzione rapida

Vladimir Putin e Donald Trump si trovano attualmente in una fase decisiva delle trattative per mettere fine al conflitto tra Ucraina e Russia , avviate la scorsa settimana a Riad . Le loro visioni contrastanti sul processo negoziale potrebbero generare tensioni significative. Mentre il presidente statunitense manifesta una certa urgenza, il leader russo sembra intenzionato a prolungare le discussioni, sfruttando una posizione di forza sul campo di battaglia. Il Cremlino ha già avviato incontri tecnici, con una riunione cruciale dedicata al ripristino delle ambasciate programmata per questa settimana, come confermato dal ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov .

Il rallentamento di Putin

Attualmente impegnata in un conflitto, la Russia ha dimostrato di possedere una macchina bellica ben oliata, ma deve affrontare anche sfide economiche significative, tra cui un’ inflazione elevata che non può essere sostenuta a lungo termine. Le forze russe continuano a operare nel Donbass e cercano di consolidare il controllo sulla regione di Kursk . Storicamente, la strategia di Mosca è caratterizzata da negoziati che si svolgono in parallelo a operazioni militari, un approccio che ha influenzato in modo decisivo gli esiti delle trattative passate. Durante la Seconda guerra mondiale , ad esempio, le richieste di Stalin aumentavano man mano che le forze sovietiche avanzavano, un modello che sembra ripetersi oggi.

A livello diplomatico, il riavvicinamento con gli Stati Uniti rappresenta già una vittoria per Mosca , che cerca di ridurre il proprio isolamento internazionale. La Russia , quindi, non si limita a cercare un cessate il fuoco, ma mira a risolvere le cause profonde del conflitto, richiedendo non solo la non adesione dell’ Ucraina alla NATO , ma anche un controllo significativo sulle sue forze armate e sul numero di armi straniere nel paese.

La pressione di Trump

Donald Trump , dal canto suo, esprime una forte necessità di accelerare le trattative. Questa urgenza non è solo una questione di carattere, ma è anche legata alle promesse fatte durante la sua campagna elettorale di porre fine al conflitto in tempi rapidi. Trump intende dimostrare risultati concreti per sostenere la sua narrativa politica, che punta a distaccare la responsabilità del conflitto dalla sua amministrazione e a indebolire l’alleanza tra Russia e Cina .

Il recente colloquio tra Xi Jinping e Putin ha complicato ulteriormente la situazione, con il presidente cinese che ha riaffermato la solidità della partnership tra i due paesi. Trump , quindi, si trova a dover affrontare non solo le sfide interne, ma anche un contesto internazionale in evoluzione che potrebbe ostacolare i suoi sforzi.

Le aspettative di Mosca e le risorse degli Usa

Putin ha dichiarato che i negoziati richiederanno tempo, senza specificare quanto. Mosca non si accontenta di un semplice cessate il fuoco, ma desidera affrontare le radici del conflitto, il che implica un controllo sull’intero apparato militare ucraino e restrizioni significative sulle forze armate e sulle armi presenti nel paese. Tuttavia, il Cremlino nutre dubbi sulla capacità di Trump di comprendere la complessità delle questioni in gioco.

Gli Stati Uniti , dal canto loro, hanno alcune leve da utilizzare per accelerare le trattative, come l’imposizione di nuove sanzioni sul petrolio russo o l’invio di aiuti militari a Kiev . Tuttavia, le dichiarazioni ufficiali recenti sembrano concentrarsi più su critiche all’ Ucraina e al presidente Volodymyr Zelensky , piuttosto che su azioni concrete.

Incontro di oggi a Riad

Oggi, i rappresentanti russi e americani si incontreranno nuovamente a Riad per un “follow-up” rispetto all’incontro del 18 febbraio tra il Segretario di Stato americano Marco Rubio e il ministro degli Esteri russo Lavrov . Secondo fonti diplomatiche, si tratta di un incontro di livello inferiore rispetto al precedente, ma che segna comunque progressi nella direzione giusta. I dettagli sulle delegazioni non sono stati resi noti, ma l’attenzione rimane alta su come si evolveranno le trattative nei prossimi giorni.

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