Nella giornata di venerdì 28 febbraio 2025, lo Studio Ovale della Casa Bianca ha visto un acceso confronto tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il vicepresidente JD Vance e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. In questo incontro, Zelensky ha sollevato la questione delle garanzie di sicurezza necessarie per Kiev, prima di procedere alla firma di un accordo sulle materie prime critiche dell’Ucraina. Tuttavia, la richiesta del leader ucraino ha provocato reazioni forti da parte di Trump e Vance, che lo hanno accusato di ingratitudine, interrompendo il colloquio dopo circa venti minuti.
Il confronto sul ruolo della diplomazia
Durante il dibattito, Trump ha risposto a una domanda di un giornalista sulla sua posizione nei confronti di Putin, affermando di non potersi “allineare” con nessuno se non con gli interessi degli Stati Uniti e del mondo. Ha sottolineato la difficoltà di raggiungere un accordo a causa dell’odio che Zelensky nutre nei confronti del presidente russo, evidenziando che un approccio troppo aggressivo non porterebbe mai a una risoluzione pacifica del conflitto. “Voglio sistemare questa cosa”, ha dichiarato Trump, esprimendo la sua volontà di collaborare con l’Europa per trovare una soluzione.
Vance ha poi preso la parola, ricordando che gli Stati Uniti hanno avuto un presidente che ha parlato duramente di Putin, ma ciò non ha impedito l’invasione dell’Ucraina. Ha suggerito che la strada verso la pace possa passare attraverso la diplomazia, criticando l’approccio di Biden e sottolineando l’importanza dell’impegno diplomatico per il futuro dell’America.
Le risposte di Zelensky e le critiche al passato
Zelensky ha colto l’occasione per esprimere il suo punto di vista, ricordando che la Russia ha occupato porzioni significative dell’Ucraina nel 2014, senza che alcun presidente americano fosse riuscito a fermare l’aggressione. Ha citato il suo impegno nel firmare accordi di cessate il fuoco con Putin, che sono stati violati, portando a una continua perdita di vite umane. “Di che tipo di diplomazia stai parlando, JD?”, ha chiesto Zelensky, evidenziando l’inefficacia delle precedenti negoziazioni.
Vance ha risposto che la diplomazia è l’unico modo per porre fine alla distruzione del paese, ma Zelensky ha ribattuto che la situazione attuale richiede un’attenzione più seria e un riconoscimento dei problemi reali che l’Ucraina sta affrontando. La tensione è aumentata quando Vance ha accusato Zelensky di mancare di rispetto nei confronti dell’amministrazione americana, mentre il presidente ucraino ha difeso il suo diritto di esprimere le difficoltà del suo paese.
Il clima teso e le ultime parole
L’atmosfera nello Studio Ovale è diventata sempre più tesa, con Zelensky che ha sottolineato come gli Stati Uniti, pur essendo lontani dalla guerra, avrebbero dovuto considerare le conseguenze delle loro azioni. Trump ha interrotto, affermando di non essere in posizione di dare ordini e che l’Ucraina si trovava in una situazione difficile. Ha messo in evidenza come Zelensky stesse “giocando con la vita di milioni di persone” e con la possibilità di una Terza Guerra Mondiale.
La discussione si è conclusa con Trump che ha ribadito la necessità di un cambiamento di atteggiamento per raggiungere un accordo, mentre i giornalisti presenti hanno posto domande sul futuro del conflitto e sulla possibilità di un cessate il fuoco. Trump ha risposto che, sebbene ci siano sfide, non ha mai avuto problemi a negoziare con Putin, lasciando intendere che la chiave per la pace risieda nella capacità di dialogo e compromesso.