Tre secoli dalla pubblicazione di La scienza nuova: l’eredità di Giambattista Vico

A trecento anni dalla pubblicazione di “La scienza nuova”, l’opera di Giambattista Vico rivela la sua attualità, influenzando il pensiero storico e culturale europeo e stimolando riflessioni sulla comunità e globalizzazione.
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Nel 1725, Giambattista Vico pubblicò la sua opera fondamentale, La scienza nuova, che ha avuto un impatto duraturo sul pensiero storico e filosofico italiano. Tuttavia, all’epoca della sua uscita, il libro non ricevette l’attenzione che meritava e il suo autore affrontò numerose difficoltà. Oggi, a trecento anni dalla sua pubblicazione, è possibile riflettere sull’importanza di quest’opera e sul suo significato nel contesto culturale europeo.

L’opera e il suo contesto

La scienza nuova rappresenta una delle prime visioni sistematiche della storia umana. Vico si proponeva di analizzare le epoche storiche in modo innovativo, cercando di comprendere le origini dell’umanità attraverso un approccio multidisciplinare che includeva diritto naturale, mito e religione. L’autore intendeva offrire una sintesi tra elementi apparentemente disparati come poesia e linguaggio, arte e letteratura.

Vico concepì la storia come un processo circolare piuttosto che lineare; questo approccio gli permise di integrare la concezione antica del tempo con quella moderna cristiana. Secondo lui, la storia non si ripete mai esattamente ma evolve in cerchi aperti. Questa idea portava con sé anche il rischio del ritorno alla barbarie dopo periodi civili avanzati.

Nonostante i suoi sforzi per far conoscere l’opera al pubblico dell’epoca – incluso un tentativo fallito da parte del cardinale Corsini di supportarne la pubblicazione – Vico dovette affrontare molte difficoltà economiche per stampare La scienza nuova a proprie spese. In quel periodo era già noto come insegnante universitario a Napoli ma viveva in condizioni precarie.

Difficoltà iniziali e riconoscimento tardivo

La vita personale ed economica di Vico fu segnata da sfide costanti: con una famiglia numerosa da mantenere e uno stipendio modesto proveniente dall’insegnamento secondario, decise addirittura di impegnare un anello prezioso per finanziare la stampa della sua opera principale. Nonostante questi sacrifici iniziali, non ottenne subito il successo sperato; le successive edizioni dell’opera furono anch’esse accolte con indifferenza o incomprensione.

Tuttavia, col passare degli anni La scienza nuova iniziò a circolare tra studiosi ed intellettuali europei; alcune intuizioni presenti nell’opera vennero assimilate anche da autori illustri senza sempre citare esplicitamente Vico come fonte d’ispirazione. Questo riconoscimento tardivo ha contribuito alla costruzione della figura complessa dello studioso napoletano nel panorama culturale europeo.

Il pensiero vichiano nella contemporaneità

Oggi Giambattista Vico è considerato uno dei padri fondatori del pensiero moderno italiano; egli oppose visioni diverse tra loro all’interno dell’Europa contemporanea al suo tempo: quella mediterranea cattolica contro quella nordica protestante illuminista. Le sue idee hanno influenzato profondamente lo sviluppo del pensiero antilluministico attraverso concetti chiave quali tradizione comunitaria rispetto al razionalismo elitario dei suoi contemporanei.

L’approccio vichiano alla storia si distingue per l’accento posto sulla realtà concreta delle esperienze umane piuttosto che su astratti principi razionali o ideologici dominanti nel dibattito filosofico successivo al Settecento. Questo aspetto ha reso difficile categorizzarlo politicamente o ideologicamente; piuttosto il suo lavoro abbraccia dimensioni teologiche ed estetiche ampie che continuano ad avere risonanza oggi.

In tempi recenti diversi studiosi hanno rivalutato l’importanza delle idee vichiane nel contesto attuale: dal filosofo israeliano Zeev Sternhell fino agli accademici americani come Mark Lilla hanno messo in luce aspetti distintivi del pensiero vichiano legati alle dinamiche culturali moderne contro tendenze universalistiche o cosmopolite predominanti nei discorsi contemporanei sulla società globale.

Tre secoli dopo la prima apparizione de La scienza nuova possiamo affermare senza dubbio che quest’opera rimane incredibilmente attuale poiché continua ad alimentare dibattiti su identità culturale comunitaria rispetto ai processi globalizzanti odierni.