Tre nuovi santi e un beato: il riconoscimento della Chiesa cattolica

Papa Francesco autorizza la canonizzazione di tre nuovi santi e la beatificazione di Carmelo De Palma, sacerdote barese noto per il suo impegno spirituale e un miracolo attribuito alla sua intercessione.
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Il 28 marzo 2025, Papa Francesco ha autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare i decreti per la canonizzazione di tre nuovi santi e la beatificazione di un nuovo beato. Tra questi, spicca la figura del Venerabile Servo di Dio Carmelo De Palma, sacerdote diocesano originario di Bari. La sua vita e le sue opere sono state riconosciute dalla Chiesa grazie a un miracolo attribuito alla sua intercessione.

Chi era Carmelo De Palma

Carmelo De Palma nacque il 27 gennaio 1876 a Bari e dedicò gran parte della sua vita al servizio religioso. Dopo essere diventato cappellano della Basilica di San Nicola nel 1900, ricoprì vari incarichi fino al 1951. Durante questo periodo, si distinse per il suo impegno nella confessione e nella direzione spirituale dei fedeli. Quando la Basilica fu affidata ai Domenicani, De Palma continuò la sua missione come direttore spirituale delle monache benedettine del monastero di Santa Scolastica a Bari.

La vita sacerdotale di Carmelo De Palma è stata caratterizzata da una dedizione instancabile verso i suoi parrocchiani. Era conosciuto per l’attenzione che riservava alle persone in difficoltà e per l’approccio empatico con cui affrontava le loro necessità spirituali. Nonostante le sfide che dovette affrontare durante gli ultimi anni della sua vita, inclusi gravi problemi di salute che lo portarono all’insufficienza cardiaca nel 1961, continuò a celebrare Messa fino all’ultimo giorno.

De Palma morì il 24 agosto dello stesso anno ed è ricordato non solo come sacerdote ma anche come figura carismatica capace di ispirare molti attraverso il suo esempio personale.

Il miracolo attribuito all’intercessione

Nel corso degli anni successivi alla morte del sacerdote barese, si sono verificati eventi straordinari legati alla sua intercessione. Uno dei casi più significativi riguarda una monaca benedettina del monastero Santa Scolastica che nel 2001 si trovava in condizioni critiche a causa di una grave malattia. I medici avevano prospettato un intervento chirurgico rischioso senza garanzie sul successo dell’operazione.

In quel momento difficile, la suora invocò l’intercessione di Carmelo De Palma con grande fervore spirituale. Il primo giugno del 2003 avvenne qualcosa considerato miracoloso: dopo aver pregato intensamente per l’aiuto del sacerdote defunto, sperimentò una guarigione improvvisa e completa degli arti colpiti dalla malattia.

Gli esami medici successivi confermarono l’assenza totale degli effetti patologici precedentemente diagnosticati; questa guarigione ha rappresentato uno dei requisiti fondamentali affinché potesse essere avviata la causa per la beatificazione dell’ex cappellano barese.

Riconoscimento ufficiale da parte della Chiesa

L’autorizzazione data da Papa Francesco segna un passo importante non solo nella storia personale di De Palma ma anche nell’ambito ecclesiastico italiano più ampio dove figure come lui vengono celebrate per i loro contributi significativi alla comunità religiosa locale ed internazionale.

La proclamazione ufficiale sarà attesa con interesse dai fedeli che vedono in queste figure sante esempi viventi della fede cristiana applicata nella quotidianità attraverso atti concreti d’amore verso gli altri.

Con questo atto formale da parte della Chiesa cattolica si rafforza ulteriormente l’importanza delle vite dedicate al servizio divino e umano; storie come quella di De Palma possono fungere da fonte d’ispirazione non solo tra i devoti ma anche tra coloro che cercano modelli etici nei tempi moderni.