La tragica morte di Cesare Crovetto, un ragazzo di appena 16 anni, ha colpito duramente la comunità di Borgoratti, un quartiere di Genova. L’incidente fatale si è verificato il 15 marzo 2025, quando Cesare ha perso il controllo della sua moto da cross, una Yamaha YZ 125, mentre percorreva via Cadighiara. La notizia ha lasciato amici e familiari in uno stato di profondo shock e dolore, con molti che si sono riuniti in piazza Rotonda per rendere omaggio alla sua memoria.
La dinamica dell’incidente
L’incidente è attualmente sotto indagine da parte della sezione infortunistica della polizia locale di Genova. Dalle prime ricostruzioni, sembra che Cesare stesse affrontando una salita a pochi passi dalla piazza, quando, per motivi ancora da chiarire, ha perso il controllo della moto. La Yamaha si è schiantata contro una Suzuki Jimny che stava scendendo da San Desiderio. Alcuni testimoni hanno riferito di aver sentito il suono di una frenata, seguito immediatamente dallo schianto. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, i medici del 118 non hanno potuto salvare il giovane, dichiarato morto sul colpo.
Chi era Cesare: un ragazzo appassionato di moto
Cesare era l’ultimogenito di tre fratelli e risiedeva ad Albaro, un quartiere di Genova. La sua vita è stata segnata dalla perdita del padre, un veterinario noto nel quartiere, avvenuta nel 2018, quando Cesare aveva solo 9 anni. Fin da piccolo, ha coltivato una forte passione per le moto, in particolare per quelle da cross. Con i suoi amici, condivideva l’amore per i mezzi a due ruote e spesso organizzava giri in città. La notizia della sua morte ha spinto quasi quaranta ragazzi, suoi amici, a riunirsi in piazza Rotonda, dove hanno atteso in silenzio, con gli occhi lucidi, per ricordare il loro compagno.
Tributi e commemorazioni nella scuola di Cesare
La comunità scolastica del liceo Pertini, dove Cesare frequentava la terza classe, ha voluto rendere omaggio al giovane scomparso. Gli studenti e il personale scolastico hanno partecipato a un minuto di silenzio in sua memoria, un gesto che ha unito tutti in un momento di riflessione e rispetto per la vita di un ragazzo che amava profondamente le moto e la libertà che esse rappresentavano. La sua perdita ha creato un vuoto incolmabile tra i compagni di classe e in tutta la comunità, che si stringe attorno alla famiglia in questo momento di grande tristezza.