Tovaglia a quadri torna in scena: “Mattimonio” al Teatro dei Ricomposti di Anghiari

La stagione teatrale 2025 del Teatro dei Ricomposti di Anghiari presenta “Mattimonio”, un’opera che esplora l’amore e i vincoli sociali, in scena questa sera e domani.
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La stagione teatrale 2025 del Teatro dei Ricomposti di Anghiari si arricchisce con la rappresentazione di “Mattimonio“, una nuova versione dello spettacolo “Tovaglia a quadri“. In programma questa sera alle 21 e domani alle 17:30, l’opera scritta da Andrea Merendelli e Paolo Pennacchini affronta tematiche complesse legate alla psiche umana, all’amore e ai vincoli sociali.

La trama di Mattimonio

“Mattimonio” esplora le storie di personaggi emblematici come Franco Basaglia e Agostino Pirella, ma anche figure storiche come Arnaldo Pieraccini. Al centro della narrazione c’è Adalgisa Conti, una giovane donna originaria di Anghiari che ha trascorso settant’anni rinchiusa nel manicomio Tetti Rossi ad Arezzo. La sua storia diventa simbolo delle sofferenze inflitte dalla società a chi vive ai margini.

L’opera si apre su un matrimonio che sembra celebrarsi in modo tradizionale, ma ben presto emergono tensioni e conflitti interiori. Una bomba metaforica esplode nel racconto, spargendo i pezzi della vita dei protagonisti come confetti durante una cerimonia nuziale. Questo elemento drammatico invita il pubblico a riflettere sull’amore e sul suo significato in un contesto contemporaneo dove il concetto stesso di matrimonio è messo in discussione.

Il testo mette in luce le paure legate all’impegno duraturo. Se per alcuni l’unione matrimoniale è un passo naturale, per altri può sembrare un atto da “matti”. L’idea che il vincolo possa essere rafforzato attraverso ritualità religiose viene confrontata con la realtà solitaria della sposa priva di genitori. Questa figura richiama Adalgisa Conti, costretta a vivere lontano dalla libertà sociale.

Prossimi appuntamenti nella stagione teatrale

Dopo “Mattimonio“, la stagione prosegue il 2 maggio alle 21 con lo spettacolo “Ninfee“, realizzato in collaborazione con Anghiari Dance Hub. Quest’opera invita gli spettatori a immergersi nelle emozioni attraverso il movimento del corpo della performer. I temi trattati spaziano dall’entusiasmo all’affetto fino alla paura e alla rabbia.

“Ninfee” trae ispirazione dall’arte visiva del pittore Claude Monet ed esplora la relazione tra individuo ed ambiente circostante. Lo spazio scenico diventa un luogo dove i partecipanti possono confrontarsi con parti nascoste del loro io interiore mentre navigano tra esperienze emotive diverse.

Attraverso questo viaggio artistico, Lucrezia Gabrieli offre al pubblico non solo uno spettacolo visivo ma anche un’opportunità per riflettere sulle proprie esperienze personali nel contesto delle relazioni interpersonali.

La programmazione del Teatro dei Ricomposti continua ad offrire eventi stimolanti che invitano alla riflessione su temi attuali attraverso forme artistiche diversificate.

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