Un’eccezionale perturbazione sta attraversando la Toscana, con effetti che sembrano più caratteristici di novembre che di marzo. L’atmosfera si carica di energia, portando a piogge lunghe e intense, un fenomeno previsto dal direttore del Consorzio regionale meteorologico Lamma, Bernardo Gozzini. Questa particolare condizione meteorologica, sebbene possa essere interpretata nel contesto del cambiamento climatico, è influenzata anche dalle specificità geografiche e orografiche della regione.
Caratteristiche della perturbazione attuale
Secondo Gozzini, la perturbazione che attualmente interessa la Toscana è difatti tipica per il mese di novembre, quando il mare riscaldato dai mesi estivi rilascia energia, rivelandosi in lunghe piogge autunnali. Questa situazione meteorologica si distingue nettamente da quella che normalmente ci si aspetta a marzo, un mese in cui i temporali tendono a essere brevi e meno intensi. L’elemento in gioco è la convergenza dei venti che interessano la regione, con direzioni provenienti da sudovest e sudest, creando condizioni propizie per le precipitazioni.
Non sorprende quindi che le piogge si concentrino sulle province di Livorno e Pisa, risalendo lungo il corridoio dell’Arno e sfociando verso il Mugello, dove si verificano le scariche più intense. Questa particolarità fa parte di un sistema climatico complesso, che richiede attenzione per poter essere compreso in tutti i suoi aspetti.
Influenza della geografia toscana sulle condizioni meteo
La morfologia della Toscana gioca un ruolo cruciale nel determinare il comportamento delle perturbazioni atmosferiche. Gozzini ha evidenziato come la Corsica, con i suoi monti imponenti, agisca da schermo per i venti provenienti da ovest e sudovest. Questo comporta che le perturbazioni si accumulino e si intensifichino nella zona fronte mare, precisamente tra Livorno e Pisa.
La stretta congiunzione tra l’Appennino e i Monti Pisani funge da “corridoio” per le precipitazioni, facendo sì che gli eventi atmosferici si traducano in intensi rovesci nella regione. È un fenomeno che si traduce in mareggiate importanti, segni visibili della potenza delle forze atmosferiche in gioco. In questo momento, la situazione meteorologica è monitorata con attenzione, vista la possibilità di sviluppi ulteriori nella dinamica dei temporali.
Riferimenti storici e previsioni future
Un confronto tra l’attuale maltempo e le alluvioni storiche della Toscana rivela differenze significative. Gozzini ha richiamato alla memoria eventi come la piena dell’Arno del 31 gennaio 2014, durante la quale furono necessari interventi preventivi per proteggere le aree più vulnerabili. In quel frangente, ad esempio, furono distribuiti sacchetti di sabbia per rinforzare gli argini. Al contrario, il maltempo di marzo 2025 presenta accumuli pluviometrici meno consistenti rispetto ai quasi 200 mm registrati in sole sei ore durante il novembre 2023.
Le previsioni meteo per le ore successive indicano un’intensificazione dei temporali nelle aree di Pisa e Livorno, mentre un rallentamento delle piogge è atteso tra Mugello, Firenze e Empoli. Gozzini ha segnalato che in serata si prevede una pausa, ma il maltempo tornerà a manifestarsi sabato mattina, con temporali attesi fino al pomeriggio. È importante, quindi, che la popolazione resti informata e si prepari per eventuali sviluppi climatici.