WikiTok: l’arrivo di una nuova piattaforma simile a Wikipedia ispirata a TikTok

Una nuova iniziativa sta prendendo piede nel panorama delle enciclopedie online: WikiTok, un progetto che trae ispirazione dal noto social network TikTok. Ideato dallo sviluppatore americano Isaac Gemal, questo strumento si propone di offrire un modo più interattivo e coinvolgente per esplorare il vasto mondo di Wikipedia, allontanandosi dai tradizionali algoritmi che caratterizzano molte piattaforme digitali.

Dettagli sul lancio di wikitok

WikiTok, lanciato nel 2025, è stato realizzato utilizzando la piattaforma per sviluppatori di Wikipedia e si presenta come un’applicazione disponibile sia per computer che per dispositivi mobili. La sua interfaccia è progettata per fornire agli utenti un flusso casuale di articoli, presentati in un formato a scorrimento verticale. Ogni voce è accompagnata da un’immagine pertinente, estratta direttamente dall’articolo, mentre al momento non sono inclusi video. Gemal, in un’intervista rilasciata al sito specializzato Ars Technica, ha dichiarato: “Siamo governati da algoritmi spietati e opachi nella nostra vita quotidiana, perché non possiamo avere un piccolo angolo nel mondo senza di loro?”.

Collaborazione con l’intelligenza artificiale

La creazione di WikiTok ha visto anche il supporto dell’intelligenza artificiale Claude, sviluppata da Anthropic, un concorrente di OpenAI. Gemal ha rivelato che “l’intera piattaforma è composta da diverse centinaia di righe di codice e Claude ne ha scritto la stragrande maggioranza, aiutandomi a velocizzare il processo”. Per favorire la collaborazione e l’innovazione, il codice sorgente di WikiTok è stato reso disponibile su GitHub, una piattaforma per sviluppatori, permettendo a chiunque di contribuire al progetto. Attualmente, l’app supporta un totale di 14 lingue e viene offerta gratuitamente agli utenti.

Visione e obiettivi di gemal

Gemal ha chiarito che non ha in mente di sviluppare un algoritmo complesso o monetizzato, sottolineando l’essenza del suo progetto: “Non ho grandi progetti per una sorta di folle algoritmo ipercalcolato e monetizzato, è un progetto anti algoritmo”. Questa visione riflette un desiderio di creare uno spazio più autentico e accessibile per la conoscenza, lontano dalle logiche commerciali e dai filtri imposti dalle piattaforme tradizionali.

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