Il Digital Markets Act (DMA), la nuova legge dell’Unione Europea entrata in vigore il 7 marzo, mira a regolamentare le grandi piattaforme digitali, classificandone sei come “gatekeepers”. Tra queste figura Meta, azienda madre di WhatsApp e Messenger, due delle app di messaggistica più diffuse. Il DMA impone a queste piattaforme una maggiore apertura, introducendo l’interoperabilità tra servizi diversi. Questo cambiamento significa che presto potremmo vedere WhatsApp permettere ai suoi utenti di comunicare con persone su altre app di messaggistica.
L’interoperabilità, come impone il DMA, consentirà agli utenti di inviare messaggi, immagini, vocali, video e file tra differenti piattaforme. Sebbene inizialmente si concentrerà sui messaggi di testo e su contenuti multimediali, si prevede che nel futuro includerà anche chiamate e chat di gruppo. Questa funzionalità sarà opt-in, permettendo agli utenti di scegliere attivamente se partecipare o meno a questa nuova forma di comunicazione inter-app.
WhatsApp ha dedicato due anni allo sviluppo di questa nuova funzionalità, cercando di mantenere intatta la crittografia end-to-end che garantisce la privacy e la sicurezza degli utenti. Sebbene l’aggiornamento richiesto dal DMA sia tecnologicamente complesso, WhatsApp ha ultimato i lavori, aspettando ora il via libera definitivo per rendere operativa questa innovazione.
Nonostante l’entusiasmo, l’interoperabilità solleva questioni di privacy, sicurezza e integrità. L’implementazione pratica di questa funzione comporta una tensione tra la facilitazione della comunicazione inter-app e la salvaguardia dei dati degli utenti. Le chat interoperabili saranno visibili in una sezione dedicata all’interno di WhatsApp, garantendo che la gestione dei dati resti conforme agli standard di sicurezza dell’app.
L’integrazione tra WhatsApp e altre piattaforme di messaggistica è un passo significativo verso un ecosistema digitale più interconnesso. Tuttavia, le compagnie interessate dovranno accordarsi con Meta per rendere effettiva questa interoperabilità. Il percorso verso un ambiente di messaggistica completamente integrato è ancora lungo e pieno di sfide, ma le possibilità che si aprono sono vastissime, promettendo un futuro in cui comunicare attraverso diverse app potrebbe diventare la norma anziché l’eccezione.