Truffa con voce clonata di Crosetto: modalità operative e strategie di difesa

Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, vittima di una truffa con clonazione vocale, inganna imprenditori richiedendo bonifici per liberare giornalisti italiani in ostaggio.
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Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, si è trovato coinvolto in una truffa di grande rilevanza, in cui la sua voce è stata clonata per ingannare imprenditori noti. Durante le comunicazioni, alcuni truffatori hanno impersonato il ministro, richiedendo bonifici su un conto situato a Hong Kong, spacciandosi per funzionari del ministero. Secondo le informazioni, l’obiettivo di queste richieste era quello di liberare giornalisti italiani in ostaggio. Questa situazione ha suscitato preoccupazione, portando a interrogarsi su come funzioni realmente una truffa di clonazione vocale e quali misure di protezione possano essere adottate.

Le fasi della truffa: l’ingegneria sociale

L’ingegneria sociale rappresenta una strategia utilizzata dai truffatori per ottenere informazioni sensibili attraverso la manipolazione psicologica delle vittime. Nel caso specifico che coinvolge il Ministro Crosetto, i truffatori hanno contattato le segreterie degli imprenditori per spingerli a condividere dati riservati e a effettuare transazioni finanziarie. La richiesta di bonifici verso un conto a Hong Kong è stata presentata come una necessità urgente, legata alla liberazione di giornalisti. Per convincere le vittime, i truffatori hanno utilizzato una voce falsificata, ottenuta tramite la tecnologia del deepfake, creando un’illusione di autenticità. Questo approccio ha reso più difficile per le vittime riconoscere la frode, specialmente se inizialmente erano riluttanti a procedere con i pagamenti.

La clonazione vocale

La pratica della clonazione vocale non è una novità nel campo dell’intelligenza artificiale. Un esempio emblematico è la denuncia presentata da Scarlett Johansson contro OpenAI, accusata di aver utilizzato la sua voce senza autorizzazione. La clonazione vocale permette di replicare la voce di una persona con un campione audio di soli 15 secondi. Nonostante OpenAI abbia deciso di limitare l’accesso a questa tecnologia per prevenire usi impropri, esistono comunque strumenti disponibili online che possono essere utilizzati per scopi fraudolenti. Nel caso del Ministro Crosetto, la sua voce è stata utilizzata per ingannare imprenditori, portando a una frode che ha fruttato oltre un milione di euro ai truffatori.

I rischi della clonazione vocale

Le tecniche di clonazione vocale possono essere impiegate in vari modi, spesso con intenti malevoli. Oltre a tentativi di estorsione come nel caso del Ministro, la clonazione vocale può essere utilizzata per simulare un rapimento virtuale. Questa strategia è stata già sperimentata in passato, con la clonazione della voce di una ragazza di 15 anni per convincere i familiari a pagare un riscatto. L’uso improprio di questa tecnologia rappresenta un rischio crescente, poiché consente ai malintenzionati di manipolare le emozioni delle persone e di sfruttare la fiducia che ripongono in figure autorevoli.

Strategie di difesa

In un contesto in cui le truffe vocali stanno diventando sempre più sofisticate, la prudenza è fondamentale. È importante diffidare di richieste urgenti, specialmente se non accompagnate da verifiche adeguate. Come dimostrato nel caso del Ministro Crosetto, alcuni imprenditori hanno optato per contattare direttamente il ministro prima di effettuare qualsiasi transazione, evitando così di cadere nella trappola. A livello familiare, è utile stabilire un codice di sicurezza che possa essere utilizzato per verificare l’identità di un familiare in situazioni di emergenza. Inoltre, l’uso di app di autenticazione può contribuire a proteggere le informazioni sensibili.

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