Un aiuto dalle tecnologie emergenti per contrastare il cambiamento climatico
Secondo il rapporto “United in Science 2024”, presentato al Summit del Futuro, abbiamo oltre il 60% di probabilità di superare un aumento di 3°C della temperatura media globale rispetto ai livelli preindustriali entro la fine di questo secolo, se non vengono adottate politiche climatiche più incisive.
Nonostante le previsioni negative, il rapporto offre segnali di speranza grazie ai progressi nelle tecnologie innovative. L’intelligenza artificiale e i sistemi di osservazione spaziale sono identificati come strumenti chiave per comprendere meglio il funzionamento del sistema Terra e sviluppare soluzioni per adattarsi ai cambiamenti climatici. Tuttavia, sarà cruciale promuovere la collaborazione internazionale e definire nuovi modelli di governance.
Il rapporto sottolinea come il 2023 sia stato l’anno più caldo mai registrato, con eventi climatici estremi diffusi in tutto il mondo. Questa tendenza persiste nei primi mesi del 2024, mettendo in evidenza l’urgenza di ridurre rapidamente le emissioni di gas serra. Nonostante alcuni progressi, l’aumento delle emissioni resta significativo e rappresenta una seria minaccia per il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
Le tecnologie immersive come i “digital twin”, la realtà virtuale e il metaverso rappresentano una nuova frontiera per la gestione integrata di risorse idriche e terrestri. Questi strumenti consentono di simulare eventi estremi, come alluvioni o siccità, e migliorare la pianificazione e il processo decisionale in ottica di sostenibilità.
Il rapporto suggerisce l’adozione di approcci transdisciplinari, che coinvolgano scienziati, decisori politici e comunità locali per sviluppare soluzioni sostenibili. Inoltre, il progetto Early Warnings for All (Ew4All) punta a garantire che, entro il 2027, ogni persona sulla Terra sia protetta da eventi meteorologici e climatici estremi tramite sistemi di allerta precoce.