Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha espresso preoccupazioni riguardo alla situazione politica italiana, paragonando l’attuale governo di Giorgia Meloni a una “Repubblica delle banane”. Queste affermazioni sono emerse durante un’intervista rilasciata a Repubblica, dove Renzi ha criticato la linea dell’Italia in merito alla Corte penale internazionale, ritenuta in linea con le posizioni dell’ex presidente americano Donald Trump.
Preoccupazioni sui servizi segreti
Nel corso della conversazione, Renzi ha sottolineato come, nell’ultima settimana, i servizi segreti abbiano denunciato la procura di Roma. Ha evidenziato l’acquisto da parte del governo di un software utilizzato contro i giornalisti e il presunto invio di comunicazioni riservate da parte del sottosegretario Mantovano alla Rai, riguardanti i voli di Stato e mirate ad attaccare il procuratore Lo Voi. Inoltre, ha criticato la presenza di Bruno Vespa, considerato un portavoce del governo, nel palinsesto della prima serata, lamentando che la Vigilanza Rai sia ostacolata dall’ostruzionismo della maggioranza.
Gestione del caso Almasri
Renzi ha anche sollevato interrogativi sulla gestione del caso Almasri, un noto criminale, sostenendo che il suo posto debba essere in carcere, sottolineando la gravità delle sue azioni come torture e violenze su minori. Secondo Renzi, se ci fosse un interesse nazionale, la premier Meloni dovrebbe comunicarlo in Aula o ricorrere al segreto di Stato, ma ha accusato Meloni di aver “scappato” dalla situazione, lasciando trasparire una figura indecorosa.
Il caso Paragon e la necessità di trasparenza
Il leader di Italia Viva ha poi affrontato il controverso caso Paragon, esprimendo la necessità di chiarire chi abbia utilizzato in modo illegale un potente trojan. Renzi ha definito questa situazione come la più preoccupante, evidenziando la gravità del fatto che tali strumenti possano entrare nei dispositivi di giornalisti e politici. Ha chiesto trasparenza al governo riguardo a chi abbia fornito il trojan alla procura, interrogandosi se ciò sia avvenuto tramite la polizia, i carabinieri, la Guardia di Finanza o il personale penitenziario.
Clima nei servizi segreti
Infine, Renzi ha descritto il clima attuale nei servizi segreti come una “guerriglia interna”, evidenziando una caccia all’uomo senza precedenti. Ha lamentato che, in una democrazia sana, i servizi e la magistratura dovrebbero collaborare, mentre in Italia, secondo lui, si assiste a una guerra interna tra le istituzioni.