In un’epoca in cui l’attenzione verso il risparmio energetico è forte, l’idea di adottare l’ora legale tutto l’anno suscita interesse.
L’ora legale, introdotta in Italia per la prima volta nel 1916, è stata adottata principalmente per ridurre il consumo energetico, un obiettivo che sembra ancora rilevante oggi. Spostando l’orario avanti di un’ora durante i mesi estivi, si sfrutta più a lungo la luce naturale del giorno, riducendo la necessità di illuminazione artificiale. Tuttavia, la possibilità di mantenere l’ora legale tutto l’anno potrebbe portare a significativi benefici economici e ambientali.
Secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), l’adozione dell’ora legale permanente potrebbe portare a un risparmio energetico annuale di circa 720 milioni di kWh. Questo si tradurrebbe in un risparmio economico di circa 180 milioni di euro sulle bollette energetiche per i cittadini italiani. Inoltre, una simile riduzione nel consumo di energia comporterebbe un taglio delle emissioni di CO2 di circa 200.000 tonnellate all’anno, un impatto ambientale paragonabile all’assorbimento di CO2 di un numero compreso tra 2 e 6 milioni di nuovi alberi.
Perché e quanto fa risparmiare l’ora legale
Oltre ai benefici economici e ambientali, ci sono anche alcuni potenziali vantaggi per la salute pubblica. Ad esempio, una maggiore esposizione alla luce naturale può migliorare l’umore e aumentare i livelli di vitamina D. Tuttavia, la questione dell’ora legale non è priva di criticità. Alcuni studi suggeriscono che il cambiamento di orario può alterare il ritmo circadiano, il nostro orologio biologico interno, portando a disturbi del sonno, aumenti della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca. C’è anche chi sostiene che il cambiamento di orario possa aumentare l’incidenza di attacchi cardiaci e problemi psicologici.
Un’analisi di Terna, il gestore della rete elettrica italiana, ha evidenziato che dal 2003 al 2024, grazie all’ora legale, l’Italia ha risparmiato circa 11,7 miliardi di kWh di energia elettrica, con un risparmio economico di circa 2,2 miliardi di euro per i cittadini. Questi dati supportano l’idea che l’adozione permanente dell’ora legale potrebbe continuare a produrre significativi benefici economici.
Il dibattito tuttavia non si ferma a livello nazionale. Nel 2018, una consultazione pubblica a livello dell’Unione Europea ha visto una schiacciante maggioranza del Parlamento Europeo votare per l’abolizione del cambio di orario due volte all’anno, lasciando la decisione finale ai singoli Stati membri. Questa normativa invita a un coordinamento tra i paesi per minimizzare le ripercussioni su commercio e trasporti, ma finora nessun paese, inclusa l’Italia, ha preso una decisione definitiva.
L’introduzione dell’ora legale per tutto l’anno potrebbe rappresentare un passo importante verso un modello di consumo energetico più sostenibile e un ambiente più salubre, ma la decisione richiede un’attenta valutazione di tutti gli impatti. Mentre i benefici economici e ambientali sono allettanti, è fondamentale considerare anche le potenziali conseguenze sulla salute pubblica per garantire che il cambiamento sia vantaggioso sotto tutti i punti di vista.