Il dibattito sull’uso della tecnologia nelle scuole è acceso, in particolare in Corea del Sud, dove il governo ha annunciato l’intenzione di introdurre tablet equipaggiati con libri di testo basati sull’intelligenza artificiale. Questa iniziativa, prevista per il prossimo anno, ha suscitato inquietudini tra i genitori, che temono possibili effetti negativi sul benessere dei loro figli. Oltre a questo, c’è anche una crescente richiesta di maggiore attenzione alle esigenze degli studenti piuttosto che all’adozione di nuove tecnologie.
Il governo sudcoreano sta progettando di implementare tablet educativi, inizialmente in alcune scuole, ma con l’obiettivo di estenderne l’uso su scala nazionale entro il 2028. I tablet conterranno libri di testo sviluppati con tecnologie di intelligenza artificiale, permettendo agli insegnanti di personalizzare i materiali didattici in base alle esigenze individuali degli studenti. Tuttavia, le materie escluse da questo piano comprendono musica, arte, educazione fisica ed etica, segnalando una certa attenzione nel mantenere tradizionali metodi didattici in queste aree.
I nuovi libri di testo AI promettono di essere altamente interattivi, fornendo contenuti che si adattano ai diversi ritmi di apprendimento degli alunni. Gli insegnanti verranno dotati di strumenti di monitoraggio tramite dashboard che consentono di seguire i progressi scolastici individuali e di apportare modifiche a seconda delle necessità. Questi strumenti dovrebbero migliorare l’efficacia del processo educativo, ma la mancanza di dettagli concreti su come funzioneranno esattamente ha innalzato i livelli di preoccupazione tra i genitori.
Oltre 50.000 genitori si sono uniti in una petizione ufficiale contro l’uso crescente di dispositivi digitali nelle scuole. Queste voci chiedono che il governo focalizzi la propria attenzione non solo sulle innovazioni tecnologiche, ma anche sul benessere psico-fisico degli studenti, ponendo la salute mentale e lo sviluppo equilibrato al centro della strategia educativa. Secondo quanto riportato, molti genitori si sentono sopraffatti e preoccupati per l’aumento esponenziale delle ore trascorse dai loro figli davanti a schermi luminosi, già utilizzati in modo intensivo per smartphone e tablet.
Le dichiarazioni dei genitori mettono in luce le ansie legate all’impatto dell’uso eccessivo dei dispositivi digitali sullo sviluppo cognitivo dei bambini. Lee Sun-youn, madre di due figli, ha espresso timori riguardo ai potenziali effetti negativi sulla concentrazione, sulle capacità di problem-solving e sulla salute cerebrale dei giovani. La preoccupazione è accentuata, sottolineano molti genitori, dal fatto che i bambini sono già esposti a un utilizzo intenso di tecnologia nei loro quotidiani.
È evidente che la questione dei tablet e della tecnologia nell’istruzione non è solo una questione di innovazione, ma anche di equilibri. Le richieste di genitori e sostenitori del benessere degli studenti suggeriscono che il dialogo con il governo è fondamentale. La pianificazione di una transizione verso una didattica sempre più virtuale deve includere la partecipazione delle famiglie e un’analisi attenta delle conseguenze a lungo termine.
La sfida può essere rappresentata da un’integrazione armoniosa della tecnologia con metodologie didattiche classiche che pongono l’accento sull’interazione sociale e lo sviluppo emotivo. In un contesto educativo rapido e variabile come quello attuale, rimane cruciale comprendere le esigenze di apprendimento individuali senza compromettere il benessere globale dei giovani studenti. La società coreana è chiamata a riflettere sul tipo di educazione che si vuole fornire alle future generazioni, in un equilibrio delicato tra modernità e tradizione.