Il panorama videoludico ha recentemente ricevuto un’interessante novità con l’annuncio da parte di Peter Molyneux, una figura iconica nel settore, del suo nuovo progetto: Masters of Albion. Questo gioco, presentato durante l’evento Gamescom’s Opening Night Live, promette di riportare i giocatori nel mondo di Albion, ricco di avventure, combattimenti e scelte morali. Con un passato caratterizzato da ambiziosi progetti videoludici, Molyneux ha sorpreso il pubblico, sottolineando la sua intenzione di reinventare il genere con questo nuovo titolo.
Il ritorno di Peter Molyneux nel mondo dei videogiochi
Da icona a controversa figura del settore
Nel corso degli anni, Peter Molyneux ha acquisito la reputazione di pioniere nel mondo dei videogiochi grazie a titoli storici come Populous, Dungeon Keeper e la famosa serie Fable. Tuttavia, le sue ultime apparizioni sono state segnate da ambizioni non completamente realizzate, come dimostrato da Project Godus e la sua recente avventura nel mondo degli NFT, che ha raccolto 54 milioni di dollari in pre-investimenti. Sebbene non abbia particolarmente brillato negli ultimi anni, il suo ritorno con Masters of Albion ha riacceso l’interesse dei fan, desiderosi di vedere come Molyneux intenda portare avanti il suo leggendario approccio creativo.
La presentazione a Gamescom
Durante il noto evento Gamescom, Molyneux ha presentato il suo nuovo progetto, dichiarando che è stato in lavorazione segretamente per oltre tre anni. Il titolo è descritto come un “open-world god game” che combina combattimento, scelte e una narrazione avvincente. La presentazione ha destato curiosità grazie a un trailer che promette di riportare i giocatori nel vasto e affascinante mondo di Albion, simile a quello già esplorato in Fable.
Un gameplay innovativo e immersivo
Un mondo ricco di possibilità
Masters of Albion invita i giocatori a tornare in una versione spaziosa e vibrante di Albion, dove dovranno aiutare i residenti della cittadina di Oakridge a raccogliere risorse, costruire edifici e difendersi dalle minacce notturne. La meccanica di gioco prevede l’interazione attraverso una “mano divina” che consente agli utenti di gestire il mondo circostante, un elemento familiare per chi ha giocato ai leggendari Black & White. Questo approccio ricorda un passatempo nostalgico, ma Molyneux promette che ci saranno molte novità rispetto ai titoli precedenti.
Possesso di personaggi e personalizzazione
I giocatori avranno anche la possibilità di uscire dalla modalità “dio” e impersonare il “Town Hero“, un personaggio che entra in azione affrontando nemici che richiamano alla mente scenari tipici del genere. La personalizzazione sarà un aspetto fondamentale del gioco, consentendo agli utenti di modellare non solo il comportamento degli abitanti, ma anche i loro vestiti, armi e cibo. Scenari divertenti, come una spada realizzata con un panino, sono evidenziati nel trailer come parte di quello che Molyneux ha definito “il divertimento nella follia“.
Un progetto autofinanziato e un team esperto
La scelta di autogestirsi
Dopo le polemiche legate a finanziamenti di recente attuazione, Molyneux ha scelto di autofinanziare lo sviluppo di Masters of Albion. Si avvale di un team composto da 20 persone, tra cui ex membri di Bullfrog e Lionhead, come Mark Healey e Russell Shaw. La decisione di riunire il vecchio team dimostra un forte impegno da parte di Molyneux nell’offrire qualcosa di nuovo e solido al pubblico, ridando vita a un’identità videoludica che molti fan considerano nostalgica.
Promesse e aspettative
Masters of Albion è ora presente su Steam, dov’è possibile aggiungerlo alla lista dei desideri. Il titolo promette un mondo di quest e scelte morali, dove la narrazione avrà un ruolo centrale nel far emergere misteri e connessioni tra personaggi e ambientazioni. Non resta che attendere il rilascio del gioco per valutare se queste aspettative verranno mantenute.