Nella notte scintillante di Hollywood, la 96ª edizione degli Academy Awards ha dischiuso il suo sipario sulle stelle più luminose del cinema, celebrando un anno di narrazioni straordinarie, performance indimenticabili e capolavori visivi che hanno incantato il pubblico globale. Quest’anno, l’attesa cerimonia degli Oscar 2024 ha riservato un mix emozionante di sorprese e conferme, consacrando talenti emergenti e riconoscendo le leggende del grande schermo. Mentre il mondo guardava con trepidazione, i vincitori sono stati svelati, ognuno portando a casa la tanto ambita statuetta, simbolo di eccellenza cinematografica e realizzazione artistica. Ecco una panoramica dettagliata dei momenti salienti, delle vittorie significative e delle storie ispiratrici che hanno definito la serata più glamour dell’anno nel mondo del cinema.
La 96ª edizione degli Academy Awards ha visto trionfare La zona di interesse di Jonathan Glazer, conquistando l’Oscar per il miglior film internazionale. Un risultato amaro per l’Italia, con il film Io Capitano di Matteo Garrone che non è riuscito a ottenere la statuetta.
La categoria migliore attrice non protagonista ha celebrato il talento straordinario di Dàvine Joy Randolph in The Holdovers – Lezioni di Vita. L’attrice, visibilmente commossa, ha condiviso un messaggio ispiratore, ringraziando per il supporto ricevuto nei momenti in cui si sentiva invisibile.
War is over, ispirato alle musiche di John Lennon e Yoko Ono e diretto da Dave Mullins e Brad Booker, si è aggiudicato l’Oscar per il miglior corto di animazione, con un significativo contributo dell’italiano Max Narciso nel team di character design.
Il ragazzo e l’airone, l’ultima meraviglia cinematografica di Hayao Miyazaki, ha vinto l’Oscar come miglior film d’animazione, superando avversari di calibro come ‘Elemental’ e ‘Spider-Man: Across the Spider-Verse’.
Il premio per la migliore sceneggiatura non originale è andato a American Fiction, adattato da Cord Jefferson dal romanzo Erasure di Percival Everett, una narrazione incisiva che ha colpito la giuria.
Anatomia di una caduta, scritto da Justine Triet e Arthur Harari, si è distinto per la migliore sceneggiatura originale, un’opera che riflette su crisi personali e resilienza creativa.
Yorgos Lanthimos con il suo Povere creature! ha trionfato nella categoria miglior trucco e acconciature, un riconoscimento che sottolinea l’eccezionale lavoro dietro le quinte del film.
Ancora Povere Creature! di Yorgos Lanthimos si aggiudica un altro Oscar, questa volta per i migliori costumi, grazie al magnifico lavoro di Holly Waddington.
Robert Downey Jr ha vinto l’ambito Oscar per il migliore attore non protagonista per la sua interpretazione in Oppenheimer di Christopher Nolan, segnando un momento significativo nella sua carriera.
Oppenheimer si è imposto anche nella categoria miglior montaggio, consolidando la sua posizione come uno dei film più riconosciuti di quest’anno.
The last repair shop, di Ben Proudfoot e Kris Bowers, ha ottenuto l’Oscar per il miglior corto documentario, un lavoro che ha saputo toccare profondamente la giuria e il pubblico.
L’acclamato 20 days in Mariupol si è assicurato l’Oscar per il miglior documentario, un tributo alla potente narrazione visiva e al giornalismo coraggioso.
La maestria visiva di Oppenheimer, catturata dall’obiettivo di Hoyte van Hoytema, ha meritatamente vinto l’Oscar per la migliore fotografia, un altro trionfo per il team di Nolan.
La zona di interesse si è distinto anche per il miglior sonoro, un aspetto che ha impreziosito ulteriormente il film di Jonathan Glazer, confermando la sua eccellenza tecnica.
Infine, l’Oscar per il miglior corto live action è stato assegnato a The wonderful story of Henry Sugar, un capolavoro che vanta la collaborazione di Wes Anderson e Steven Rales, dimostrando ancora una volta la forza narrativa del cinema breve.
In conclusione, la 96ª edizione degli Oscar ha riservato emozioni, conferme e qualche sorpresa, celebrando il meglio del cinema in una serata indimenticabile per gli appassionati e i professionisti del settore.