Mistral si presenta come il nuovo concorrente di ChatGPT e DeepSeek: lancio dell’app Le Chat e di un sito web dedicato.

La startup francese Mistral lancia Le Chat, un chatbot open source per iOS e Android, puntando su velocità e generazione di immagini, con piani a pagamento disponibili.

Non sono solo ChatGPT, DeepSeek o Gemini a dominare il panorama dell’intelligenza artificiale. In un periodo di grande fermento per il settore, la startup francese Mistral ha recentemente presentato una nuova applicazione per iOS e Android, accompagnata da un aggiornamento del proprio sito web. Fondata due anni fa, Mistral ha già raggiunto una valutazione di 5,8 miliardi di euro ed è sostenuta da NVIDIA, riuscendo a ritagliarsi un ruolo significativo nel mercato, specialmente nel campo dei modelli di linguaggio Mistral Large e Pixtral Large, quest’ultimo progettato per la multimodalità.

Con l’intensificarsi della concorrenza da parte di aziende statunitensi e cinesi, Mistral punta a fornire una valida alternativa ai propri utenti attraverso il nuovo servizio chiamato Le Chat. Questo chatbot si distingue per la sua forte inclinazione verso l’open source, come dichiarato dall’azienda stessa, che si definisce “il più forte collaboratore globale all’IA open source e alla politica di intelligenza artificiale“. Mistral si propone come un laboratorio di intelligenza artificiale indipendente, con un forte impegno verso pratiche sostenibili.

Il fondatore di Mistral, Arthur Mensch, in un’intervista rilasciata a Reuters, ha evidenziato come anche DeepSeek abbia tratto vantaggio dalla tecnologia sviluppata da Mistral nel corso del 2023. La sinergia tra le due realtà è evidente, poiché Mistral beneficia a sua volta delle innovazioni open source.

Caratteristiche di Le Chat

Le Chat si presenta con diverse funzionalità che potrebbero attrarre gli utenti. Tra queste, spiccano la velocità e la generazione di immagini. Mistral afferma che il proprio chatbot utilizza “il motore di inferenza più veloce del pianeta”, capace di produrre risposte fino a 1.000 parole al secondo. Anche se non è possibile verificare questa affermazione in modo diretto, l’esperienza d’uso comune conferma una notevole rapidità.

La generazione di immagini è un altro aspetto rilevante, poiché l’app sfrutta il modello Flux Ultra, che rappresenta la versione più avanzata per la creazione di contenuti visivi. Per chi è interessato a provare Le Chat by Mistral, l’app è disponibile sia su App Store che su Play Store, oltre a una nuova interfaccia web accessibile tramite un link dedicato.

Accesso e funzionalità dell’app

Al momento della scrittura, l’app non sembra ancora essere correttamente indicizzata sul Play Store, quindi si consiglia di utilizzare i link forniti. Una volta avviata, è possibile utilizzarla senza registrazione, ma per accedere a funzionalità avanzate come la generazione di immagini, è necessario registrarsi tramite Google, Apple o Microsoft. Le Chat è conforme al GDPR, ma come per altri sistemi simili, raccoglie gli input degli utenti per migliorare il servizio.

Durante i test, l’app si è dimostrata piacevole da utilizzare, anche se presenta alcune limitazioni, come l’impossibilità di caricare documenti, consentendo solo il caricamento di immagini. Non è richiesto alcun abbonamento per utilizzare le funzioni base, ma sul sito sono disponibili quattro piani a pagamento: Free, Pro, Team ed Enterprise.

Piani a pagamento e funzionalità aggiuntive

Il piano Pro, disponibile a 14,99 euro al mese, offre una serie di vantaggi significativi. Tra questi, vi è la navigazione web illimitata, un numero illimitato di messaggi al giorno, accesso esteso a notizie, caricamenti di file, analisi dei dati e generazione di immagini, nonché accesso a risposte Flash. Gli utenti hanno anche la possibilità di rinunciare alla condivisione dei propri dati e di ricevere supporto dedicato.

Va notato che, in base alle attuali impostazioni dell’app, esiste un limite al numero di messaggi inviabili al giorno, e si prevede che in futuro sarà possibile attivare l’abbonamento direttamente dall’app stessa. Per quanto riguarda la generazione di immagini, i risultati sembrano allinearsi con quelli prodotti dal modello Flux, come dimostrato dai test effettuati.

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