microsoft annuncia la dismissione di skype per focalizzarsi su teams, segnando un cambiamento significativo nel panorama della comunicazione digitale nel 2025
Dopo un lungo periodo di integrazione e tentativi di rilancio, Microsoft ha ufficialmente annunciato la cessazione di Skype, un servizio che ha segnato un’importante era nelle comunicazioni digitali. Con un investimento di 8,5 miliardi di dollari per l’acquisizione nel 2011, l’azienda di Redmond ha deciso di concentrare le proprie risorse su Microsoft Teams, una piattaforma creata per facilitare la collaborazione aziendale.
A partire da maggio 2025, Skype non sarà più disponibile, come indicato nell’ultima versione di anteprima per Windows. Gli utenti riceveranno un messaggio che li informerà della chiusura del servizio, invitandoli a spostare le loro comunicazioni su Teams. Questo cambiamento segna la fine di un’era per una piattaforma che, nei primi anni 2000, ha rivoluzionato il modo di comunicare a distanza, eliminando i costi delle chiamate internazionali.
Skype è nato nel 2003 e ha rapidamente guadagnato popolarità grazie alla sua facilità d’uso. Nel 2005, eBay ha riconosciuto il suo potenziale e ha deciso di acquisirlo per 2,6 miliardi di dollari. Tuttavia, la gestione del servizio non ha portato ai risultati sperati, e nel 2009 un gruppo di investitori guidato da Silver Lake ha preso il controllo della società. Solo due anni dopo, Microsoft ha fatto un’offerta decisiva, con l’intento di integrare Skype nella propria strategia di comunicazione. Nonostante gli sforzi, il servizio non ha mai raggiunto il successo desiderato.
Uno dei principali ostacoli per Skype è stata la crescente concorrenza nel settore delle comunicazioni. Mentre Microsoft cercava di definire una strategia per il servizio, nuove piattaforme come Zoom, WhatsApp e Slack hanno conquistato il mercato. Durante la pandemia, Zoom è diventato il punto di riferimento per le videochiamate, mentre WhatsApp ha reso le chat di gruppo più accessibili e Slack ha ridefinito la messaggistica aziendale. Anche Microsoft Teams, un prodotto della stessa azienda, ha dimostrato di essere un’alternativa più robusta.
Jim Gaynor, vicepresidente di ricerca presso Directions on Microsoft, ha sottolineato in un’intervista a CNBC che Skype è ancora percepito principalmente come uno strumento per comunicazioni uno-a-uno. Questa percezione rappresenta un limite significativo in un contesto in cui gli utenti cercano soluzioni per conversazioni di gruppo e collaborazione.
I dati sugli utenti di Skype confermano questa tendenza. Nel 2020, Microsoft aveva registrato 40 milioni di utenti giornalieri, ma questo numero è sceso a 36 milioni. Al contrario, Teams ha visto una crescita esponenziale, passando da 250 milioni di utenti mensili nel 2021 a oltre 300 milioni. Anche se Skype non scomparirà immediatamente – un portavoce di Microsoft ha confermato che il servizio rimarrà attivo per chi lo utilizza ancora – è chiaro che l’azienda sta puntando su Teams come sua principale piattaforma di comunicazione.
Sebbene Microsoft non possa considerare ufficialmente Skype un fallimento, la transizione verso Teams segna un cambiamento significativo nella strategia dell’azienda. La piattaforma che ha rivoluzionato le comunicazioni online sta per essere messa da parte, sostituita da un prodotto sviluppato successivamente, evidenziando così l’evoluzione delle esigenze comunicative nel mondo moderno.