La NASA ha recentemente messo in evidenza le Gruithuisen Domes, definendole come uno dei luoghi più misteriosi del nostro satellite naturale. Per cercare di svelare il mistero della loro formazione, è in fase di preparazione la missione Blue Ghost 3, che si prevede sarà lanciata nel 2028.
Queste enigmatiche strutture, scoperte nel XIX secolo dal ricercatore Franz von Gruithuisen, sono state oggetto di studi per decenni. La NASA le descrive come uno dei fenomeni più affascinanti della Luna, e la missione Blue Ghost 3 rappresenta una nuova opportunità per esplorare e comprendere le loro origini. A differenza delle indagini di Elon Musk su Marte, questa missione non prevede l’invio di astronauti, ma utilizzerà una serie di strumenti tecnologici avanzati, tra cui il Lunar Vulkan Imaging e lo Spectroscopy Explorer, attualmente in fase di sviluppo.
Il mistero delle Gruithuisen domes
Le Gruithuisen Domes hanno attratto l’attenzione della comunità scientifica per la loro forma unica e la loro posizione sulla superficie lunare. Sulla Terra, strutture simili si formano in condizioni specifiche, ma la Luna presenta un contesto geologico differente. Secondo la NASA, il vero interrogativo riguarda la formazione di magmi silicici in un ambiente privo di acqua e placche tettoniche, due elementi fondamentali per la creazione di vulcani silicici sulla Terra. La missione Blue Ghost 3 si propone di indagare su questo enigma, cercando di comprendere come possano essersi formate queste cupole.
L’agenzia spaziale statunitense ha sottolineato che il viaggio verso la Luna coprirà una distanza di oltre 238.000 miglia, con l’astronave Elytra Dark che dovrà entrare in un’orbita cislunare. Da lì, fungerà da ponte di comunicazione tra il pacchetto di strumenti sulla superficie lunare e il team di scienziati sulla Terra. Una volta che il lander Blue Ghost 3 toccherà il suolo lunare, un rover si attiverà dopo circa dieci giorni, operando per due settimane per raccogliere dati cruciali.
Obiettivi della missione
La missione Blue Ghost 3 ha un duplice obiettivo: da un lato, si mira a studiare le condizioni che hanno portato alla creazione delle Gruithuisen Domes, dall’altro, si intende raccogliere informazioni dettagliate sulle loro caratteristiche fisiche e chimiche. La progettazione della missione ha subito un’accelerazione, come confermato da Jessica Sunshine, professoressa di astronomia e geologia all’Università del Maryland. Secondo Sunshine, il team è ora in fase di costruzione degli strumenti necessari per la missione, con un chiaro piano di distribuzione delle attrezzature sulla superficie lunare.
In collaborazione con Firefly Aerospace, il team di Blue Ghost 3 prevede di iniziare i test delle apparecchiature entro la metà del 2025. Questi test includeranno telecamere avanzate in grado di rilevare onde elettromagnetiche. Se tutto procederà secondo i piani, il countdown per affrontare il mistero delle Gruithuisen Domes inizierà, con l’obiettivo di ottenere risposte significative entro il 2028. I responsabili di Firefly Aerospace hanno affermato che le scoperte derivate da questa missione non solo contribuiranno alla comprensione della Luna, ma anche della storia della Terra e degli altri pianeti del sistema solare.