Con l’imminente lancio di Dragon Age: The Veilguard, precedentemente noto come Dreadwolf, previsto per il 31 ottobre, i giocatori di PC stanno già esaminando i requisiti hardware necessari per eseguire questo atteso titolo. Sorprendentemente, una scheda grafica lanciata quasi un decennio fa, la NVIDIA GTX 970, continua a dimostrare la sua capacità di adattamento ai giochi moderni. Questo articolo esplorerà come questa scheda e altre di generazione simile possano ancora sostenere le nuove uscite nel panorama videoludico contemporaneo.
Alla sua uscita nel 2014, la GTX 970 era il top di gamma per i giocatori e molti di loro hanno investito circa $329, oggi equivalenti a circa $435. La GTX 970 è rimasta nella memoria collettiva degli appassionati grazie alle sue prestazioni elevate e alla qualità grafica che sapeva garantire. Con il lancio di Dragon Age: The Veilguard, gli sviluppatori hanno confermato che anche questo titolo sarà in grado di girare su di essa, confermando l’eccezionale longevità della scheda.
Sul mercato dell’usato, la GTX 970 è ora reperibile a un prezzo che parte da $140 su piattaforme come Newegg, rendendola un’opzione accessibile per i gamer in cerca di un hardware economico ma performante. Una conferma della sua versatilità è data anche da altri recenti titoli di grande budget, come Baldur’s Gate 3 e Call of Duty: Modern Warfare 3, che utilizzano sempre la GTX 970 come riferimento per i requisiti minimi.
Non solo NVIDIA è in grado di resistere alla prova del tempo. Anche le schede grafiche AMD, come la Radeon R9, lanciata nel 2013, si trovano tra i requisiti minimi di alcuni giochi recenti. La R9 è stata una valida alternativa per molti utenti, dimostrando che anche le schede di generazione precedente possono ancora garantire un’esperienza di gioco soddisfacente.
Tuttavia, va notato che non tutti i titoli AAA applicano gli stessi standard minimi. Mentre Dragon Age: The Veilguard sembra permettere prestazioni con hardware più datato, altri come Cyberpunk 2077 e Doom: Eternal hanno fissato la soglia minima per l’esperienza di gioco a schede come la GTX 1060, lanciata quattro anni dopo la GTX 970, evidenziando così la crescente esigente richiesta di risorse grafiche da parte di alcuni sviluppatori.
Per i giocatori che desiderano ottenere il massimo da Dragon Age: The Veilguard, Electronic Arts ha fornito alcuni requisiti raccomandati che superano di gran lunga le specifiche minime. La compagnia suggerisce l’utilizzo della NVIDIA RTX 2070 o dell’AMD Radeon RX 5700XT. Queste schede grafiche, lanciate rispettivamente nel 2018 e nel 2019, offrono prestazioni di livello superiore rispetto alla GTX 970, garantendo una qualità grafica decisamente migliore e un’esperienza più fluida.
In aggiunta alla scheda grafica, i requisiti raccomandati sottolineano l’importanza di disporre di almeno 16 GB di RAM e 100 GB di spazio di archiviazione. L’utilizzo di un disco SSD è altamente consigliato per migliorare i tempi di caricamento e ottimizzare le performance generali. Le specifiche minime, d’altro canto, permettono un’accessibilità maggiore a una base di utenti più vasta, mantenendo una buona qualità di gioco anche con hardware più vecchio.
Va osservato che, per coloro che utilizzano CPU AMD su Windows 11, è necessario installare l’AGESA V2 1.2.0.7, un requisito che potrebbe presentare complicazioni per i giocatori che non sono aggiornati. Inoltre, il trend verso l’uso di SSD nei requisiti di sistema è emblematico del cambiamento nel panorama hardware, dove la velocità di accesso ai dati è diventata cruciale per garantire un’esperienza di gioco di alta qualità.
Il progetto Dragon Age: The Veilguard ha avuto un percorso di sviluppo segnato da numerosi cambiamenti e partenza di figure chiave del team. Ricevendo luce verde nel 2015, il titolo ha visto l’uscita di vari leader creativi nel corso degli anni. Tra i nomi illustri troviamo Mike Laidlaw, che ha lasciato nel 2017, e Mark Darrah, produttore esecutivo, insieme a Casey Hudson, manager generale di BioWare, nel 2020.
Nonostante le sfide e le incertezze, il team di sviluppo ha continuato a lavorare al progetto. I cambi di leadership possono influire sul progresso del lavoro e sulla coerenza della visione di un gioco, fattore che spesso incide sul risultato finale. Matt Goldman, senior creative director, ha lasciato l’incarico nel 2021, seguiti da Christian Daley e Mac Walters nel corso del 2022 e 2023, aggiungendo un ulteriore livello di incertezza al progetto.
Nonostante le difficoltà incontrate, i fan della saga Dragon Age si attendono che The Veilguard rappresenti un’importante evoluzione della serie, dimostrando che anche in un panorama competitivo e in rapida evoluzione, un buon team può superare le avversità. Sarà interessante vedere come tutti questi eventi possano influenzare il prodotto finale, che arriverà nei negozi a ottobre e ci si aspetta possa attrarre sia i fan storici sia i nuovi giocatori.