La fotografia realizzata dal telescopio orbitale europeo Euclid offre uno spettacolo affascinante dell’Universo. Al centro dell’immagine si trova una galassia brillante, mentre un anello luminoso la circonda, accompagnato da quattro oggetti distinti. Questo fenomeno è dovuto a un effetto ottico causato dalla distorsione gravitazionale della luce. La Terra, la galassia centrale e una galassia più distante si trovano allineate in modo straordinario. Sebbene non dovremmo essere in grado di vedere la galassia più lontana, la gravità dell’oggetto intermedio piega i raggi luminosi, rendendo visibile un anello luminoso e creando immagini schiacciate della galassia remota. Sebbene nel cielo esistano vari esempi di questo fenomeno, quelli così perfetti e spettacolari sono rari.
Collaborazione internazionale per la ricerca astronomica
La straordinaria immagine catturata da Euclid è il risultato di uno studio pubblicato su Astronomy & Astrophysics, frutto di una collaborazione internazionale che coinvolge esperti dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), dell’Università di Bologna, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e diverse altre università italiane. Lanciato nel luglio del 2023, il telescopio Euclid ha il compito di esplorare il cielo in profondità, per creare la mappa 3D più dettagliata mai realizzata dell’Universo. Questa missione si spinge a indagare fino a 10 miliardi di anni fa, per studiare la storia cosmica e approfondire i misteri legati alla materia oscura e all’energia oscura.
La galassia ngc 6505 e la sua importanza storica
Al centro della fotografia si trova la galassia denominata NGC 6505, conosciuta sin dalla fine del XIX secolo. Questa galassia è relativamente vicina alla Terra, con la sua luce che ha viaggiato per circa 590 milioni di anni prima di raggiungere i nostri occhi. Tuttavia, grazie alle osservazioni effettuate da Euclid, è emerso che NGC 6505 funge da lente gravitazionale, deviando la luce proveniente da una galassia molto più distante. Questa galassia, la cui luce ha iniziato il suo viaggio ben 4,42 miliardi di anni fa, offre un’opportunità unica per approfondire la nostra comprensione dell’Universo e dei meccanismi che regolano la gravità e la luce.
Grazie a queste scoperte, si apre un nuovo capitolo nella ricerca astronomica, permettendo di esplorare non solo la struttura delle galassie, ma anche l’interazione tra materia e luce in contesti cosmici estremi.