La Commissione Europea interroga Meta sul rispetto delle normative DSA dopo la chiusura di CrowdTangle

La questione della gestione dei dati e della trasparenza delle piattaforme social è diventata sempre più rilevante nel contesto delle elezioni europee e del Digital Services Act . Così, oggi la Commissione Europea ha ufficialmente richiesto a Meta ulteriori informazioni riguardo le misure messe in atto per garantire l’accessibilità dei dati pubblici sulle sue piattaforme Facebook e Instagram. Questa operazione segue la decisione dell’azienda di dismettere CrowdTangle, uno strumento di monitoraggio cruciale per i ricercatori, a partire dal 14 agosto 2024.

Il Digital Services Act e le responsabilità di Meta

Normative europee e garanzia di accesso ai dati

Il Digital Services Act, una legislazione fondamentale dell’Unione Europea, mira a regolamentare le piattaforme online, garantendo un ambiente sicuro e giusto per gli utenti. Tra le disposizioni del DSA, un aspetto cruciale è l’obbligo per le grandi piattaforme di fornire accesso ai dati pubblicamente disponibili. Questa misura è pensata per supportare la ricerca accademica e i controlli indipendenti, soprattutto in vista di eventi significativi come le elezioni.

Meta, gestore di uno dei social network più influenti al mondo, è ora sotto la lente di ingrandimento dell’Unione Europea poiché la Commissione ha espresso preoccupazione per la chiusura di CrowdTangle. Questo strumento ha giocato un ruolo fondamentale nel monitoraggio del discorso civico e delle interazioni sui social media, permettendo ai ricercatori di analizzare le dinamiche delle informazioni e le influenze digitali durante i periodi elettorali.

Le richieste specifiche della Commissione Europea

Nella nota del governo europeo, viene richiesta a Meta una serie di informazioni dettagliate riguardo alla libreria di contenuti e all’interfaccia di programmazione delle applicazioni . Questo include investigazioni sui criteri di ammissibilità per l’accesso ai dati, le procedure per effettuare le richieste e una descrizione completa dei dati disponibili. Meta dovrà anche chiarire le nuove funzionalità implementate per monitorare le elezioni e sostenere il discorso civico, rispondendo a queste sollecitazioni entro il 6 settembre.

Questa interazione tra la Commissione Europea e Meta sottolinea l’importanza di una trasparenza maggiore all’interno delle piattaforme social. Con il DSA che stabilisce nuovi standard per l’affidabilità e la responsabilità delle aziende del settore, le sollecitazioni governative potrebbero rappresentare un punto di svolta per l’accessibilità e l’uso dei dati da parte dei ricercatori.

Impatto futuri sulle piattaforme social e sulla ricerca accademica

La possibilità di ristrutturazioni interne in Meta

Il DSA non solo impone requisiti di trasparenza, ma potrebbe anche spingere Meta a ristrutturare internamente le sue pratiche di gestione dei dati. La chiusura di CrowdTangle, pur rappresentando una riduzione degli strumenti di monitoraggio disponibili, ha già sollevato interrogativi su come l’azienda intenderà sostenere la ricerca futura in materia di dati. Considerando la crescente pressione regolamentare, Meta potrebbe essere costretta a sviluppare alternative o a riadattare le sue strategie di accesso ai dati per continuare a soddisfare le esigenze richieste dalla Commissione Europea.

Implicazioni più ampie per le piattaforme digitali

Le azioni della Commissione Europea nei confronti di Meta potrebbero avere ripercussioni più ampie per tutte le piattaforme social. Con un quadro normativo più severo, altre aziende del settore potrebbero anche essere indotte a rivedere le proprie procedure di accesso ai dati, non solo per ottemperare alle leggi, ma anche per garantire una fiducia maggiore da parte degli utenti. Le scelte nascenti in questo contesto normativo potrebbero quindi definire un nuovo panorama per l’interazione tra le piattaforme digitali e gli utenti, oltre a stabilire nuovi standard per l’etica nella gestione dei dati.

Il dibattito riguardo alla trasparenza e all’integrità dei social media continua a guadagnare attenzione, evidenziando come la responsabilità e l’accesso ai dati pubblici siano elementi chiave in un contesto sempre più digitale e connesso.

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